Nulla di fatto, Salvini a processo? Si deciderà il prossimo 20 gennaio

Da Palazzo Madama non arrivano novità, si terrà dunque il prossimo 20 gennaio la Giunta delle immunità del Senato sul caso Gregoretti. In quell’occasione si valuterà quindi se concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini.

Il tribunale dei ministri di Catania ha infatti chiesto di procedere nei confronti dell’ex ministro per il ritardato sbarco di 131 migranti, ai quali la scorsa estate è stato negato un porto sicuro per ben quattro giorni.

Il dibattito in Senato

Sarebbe stato compito della presidente del Senato Elisabetta Casellati decidere sullo slittamento del voto. La Casellati avrebbe dovuto chiarire se lo stop dei lavori di Aula e commissioni, deciso dal 20 al 24 gennaio per via delle regionali, avrebbe dovuto riguardare o meno anche i lavori della Giunta. Dopo più di un’ora di discussione la maggioranza ha chiesto alla presidente di avere un ulteriore confronto con il presidente della Giunta il forzista Maurizio Gasparri, per dirimere la questione.

Gasparri resta convinto che la sospensione delle attività di Aula e commissioni del Senato deciso dal 20 al 24 gennaio non valga anche per la Giunta, decidendo di fatto che non c’è alcun motivo per pensare di spostare la data prevista come invece vorrebbe la maggioranza. Per il forzista la Giunta è un organo paragiurisdizionale, e quindi non può essere considerata una commissione come le altre. In attesa del nuovo confronto tra Casellati e il senatore azzurro, la Giunta si aggiornerà comunque lunedì per proseguire la discussione e andare al voto.

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“La presidente non ritiene di dover intervenire come secondo noi potrebbe fare secondo il regolamento per sospendere la convocazione della Giunta, quindi vedremo come andrà questo colloquio e poi vedremo”, ha detto il capogruppo del Pd Andrea Marcucci uscendo dalla capigruppo.

Reazione dalla Lega

Secondo la Lega la richiesta da parte della maggioranza di spostare il voto è frutto di un mero calcolo: se Salvini venisse “condannato”, alle regionali potrebbe essere avvantaggiato, presentandosi come “martire”: per questo tutte le forze di maggioranza avrebbero proposto in modo compatto lo spostamento del voto sull’eventuale processo, per paura che un eventuale voto a ridosso delle urne si trasformi un un boomerang.

Massimiliano Romeo chi e - meteoweek
Massimiliano Romeo chi e – meteoweek

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Salvini ha attaccato ieri, insistendo proprio su questo aspetto: “Gente senza onore e senza dignità. Mi aspetto che decidano, pro o contro, colpevole o innocente, assolto o condannato ma decidano. Si prendano la responsabilità di decidere e di dire agli italiani se Salvini deve andare a processo perché è un criminale o se da ministro ha difeso i confini e la sicurezza del suo Paese”.

“Non c’è nessuna ragione per non votare il 20. I componenti della commissione antimafia in missione a New York da venerdì pomeriggio non hanno alcun impegno istituzionale. Impegni e visite personali non sono inclusi nei compiti della missione. Non c’è dunque alcun impedimento e possono tornare in tempo per la votazione di lunedì”, ha ribadito ieri capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, voce degli altri senatori leghisti.

Fratelli d’Italia

“La maggioranza ha pretestuosamente insistito per lo slittamento della data del voto della Giunta delle autorizzazioni, previsto il 20 gennaio. Noi ci siamo opposti, richiamando il regolamento e domani in Aula chiederemo anche che venga convocata la Giunta, che è l’unica deputata a decidere se si possa riunire e se sia autonoma rispetto alle commissioni che non sono convocate la prossima settimana.

Giorgia Meloni – meteoweek.com

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Per noi la maggioranza insiste trovando cavilli. In realtà vuole processare Salvini ma non ha il coraggio fino in fondo e soprattutto vuole che questo accada dopo le elezioni in Emilia-Romagna”, ha attaccato anche la capogruppo di Fratelli d’Italia Isabella Rauti.

 

 

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