Paolo Sorrentino ha scelto John Malkovich per interpretare papa Giovanni Paolo III nella nuova serie The New Pope, un personaggio ispirato proprio a Malkovich stesso.
Le parole usate da Paolo Sorrentino per descrivere John Malkovich sembrano essere perfette anche per raccontare il nuovo papa da lui interpretato nella serie The New Pope: “Una persona che dà molta importanza alle cose, ma anche una persona che vivrebbe lo stesso serenamente anche se quelle cose smettessero di esistere”
Malkovich è infatti tanto soave ed elegante, quanto profondo e meditativo. Capace di passare in qualche battuta dall’estrema leggerezza di un personaggio fluttuante, che sovrasta le cose della vita, all’apprensione di chi sente su di sé tutto il peso del mondo. Non deve quindi sorprendere se la principale fonte di ispirazione per Giovanni Paolo III sia proprio l’attore chiamato a vestirne i panni.
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Sembra che Sorrentino, nella scelta di Malkovich, abbia innanzitutto tenuto in considerazione il suo essere icona prima ancora di attore. Giovanni Paolo III utilizza il carisma come strumento attraverso il qual esercitare il proprio potere, ma lo fa in una maniera del tutto differente da quella del papa Pio XIII di Jude Law.
Il modo di stare in scena di Malkovich è unico: cammina come non camminerebbe nessun altro attore, addirittura si siede con pose che nessun altro adotterebbe mai e il suo volto è sempre rassicurante quanto ambiguo. Il suo personaggio non ha alcun interesse nel mortificare gli altri (come invece faceva quello di Law, con prediche continue) ma invece passa molto tempo a riflettere su se stesso e sui propri errori.
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Proprio grazie alla bravura di Malkovich, i momenti di auto critica del suo personaggio non risultano mai davvero sinceri, ma piuttosto frutto della vanità. Allo spettatore tutto questo è chiaro senza che nulla venga spiegato e Malkovich è in grado si suggerire le proprie intenzioni con invidiabile parsimonia di gesti. D’altronde, come già capitato per il film di Spike Jonze del 1999 (Essere John Malkovich), forse non esisteva altro attore per Sorrentino in grado di ricoprire il ruolo di papa Giovanni Paolo III.
Come Charlie Kaufman scrisse la sceneggiatura di quel film avendo nella sua mente fin da subito il nome di Malkovich (d’altronde non c’è nessun altro nome di attore che suona così bene se ripetuto tante volte, disse Kaufman), così Sorrentino ha scritto un personaggio che si atteggia come Malkovich e sfrutta proprio il suo caratteristico fare enigmatico e fuori da ogni canone. Eppure Sorrentino è abbastanza bravo da non lasciare che Malkovich cada nella parodia di se stesso, ma invece lo sprona ad utilizzare le sue caratteristiche uniche per raggiungere luoghi diversi da quelli esplorati in passato.
Proprio come in Essere John Malkovich, anche in The New Pope ci sarà qualcuno che romperà la quarta parete e farà notare al pontefice la sua incredibile somiglianza con John Malkovich.
“Pare che l’obiettivo della mia vita sia quello di produrre costantemente riferimenti a me stesso. Ma non è così”, ha dichiarato l’attore in una recente intervista al New York Times. “A volte i giornalisti mi fanno queste strane domande riguardanti la mia eredità. Ma esattamente di cosa stanno parlando? Sono un attore. La mia eredità è quella di essere un co****ne”. Parola di John Malkovich, papa Giovanni Paolo III.
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