Greenwich Entertainment ha acquistato i diritti del Nord America per Billie, il documentario di James Erskine sulla vita dell’iconica cantante jazz Billie Holiday, presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival.
Nel 2019 è uscito Linda Ronstadt: The Sound of My Voice. Billie raccoglie interviste recentemente rinvenute da coloro che conoscevano meglio Billie Holiday – Charles Mingus, Tony Bennett, Sylvia Syms e Count Basie – e presenta spettacoli restaurati per la prima volta. Aiuta a dipingere l’immagine di una cantante con un talento mozzafiato e una popolarità globale, e la cui canzone Strange Fruit ha raccontato le realtà della vita nera in America. Morì quasi senza un soldo nel 1959 all’età di 44 anni.
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Di cosa parla il documentario su Billie Holiday?
Il documentario tesse la sua storia attraverso una delle sue fan più innamorate, Linda Lipnack Kuehl, che nel 1971 iniziò a scrivere una biografia definitiva. Per oltre otto anni, ha rintracciato e registrato oltre 200 ore di interviste con i personaggi che conoscevano Holiday personalmente. Il libro di Kuehl non è mai stato completato e i nastri non sono mai stati ascoltati prima d’ora.
Billie, raccontare un’icona della musica
“Documentare la vita di un’icona è un compito scoraggiante, ma James ha avuto l’occasione di farlo con un tributo ipnotizzante che cattura il talento e il tormento del cantante jazz più influente di tutti i tempi“, ha detto Andy Bohn di Greenwich”.
Il pubblico si stupirà del filmato della sua performance e rimarrà colpito dalle rivelazioni intime in queste interviste inedite. L’accordo è stato negoziato da Bohn con Endeavour Content e Altitude per conto dei cineasti. Altitude sta riprendendo le vendite internazionali. Speriamo che arrivi presto anche in Italia per conoscere meglio questa voce straordinaria e unica che ha fatto sognare intere generazioni.