Vittorio Sgarbi dopo l’incontro con i candidati del centrodestra di Forza Italia: “Non c’è bisogno dei sondaggi, che lasciano il tempo che trovano. Il centrodestra vincerà ampiamente, di dieci punti percentuali”
Il centrodestra può sognare anche l’Emilia Romagna, parola di Vittorio Sgarbi. Secondo il critico d’arte – che ha incontrato i candidati di Forza Italia in vista delle elezioni regionali – non ci sarà partita, nonostante i sondaggi e il buon indice di gradimento riscontrato da Bonaccini.
“L’ultimo sondaggio Swg dà il vantaggio al centrodestra? Non mi interessano i sondaggi – spiega Sgarbi – non servono a nulla perchè la gente si identifica nelle idee. Bonaccini sarà sicuramente una brava persona, ma chi si identifica in lui? Credo nessuno. Se nasci in un partito, ti imponi con quello, e poi ti nascondi, mi pare evidente che sei un orfano. Chi voterebbe un orfano di qualcosa? Solo qualcuno che ha pietà”.
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Sgarbi entra nel merito: la sfida elettorale in Emilia Romagna. E’insoddisfatto anche della proiezione Swg, che per la prima volta darebbe il centrodestra avanti (con Borgonzoni) sul presidente uscente e candidato del csx Bonaccini. “Due punti e mezzo (citando il sondaggio ndr) sono pochi, troppo pochi. Sarà molto più ampia la distanza, direi dieci punti percentuali”.
E sui partiti. “Il Pd non supererà il venti per cento. Il centrosinistra non supererà il 35%. Prodi dice che vince Bonaccini? Ogni tanto ricompaiono questi personaggi. Ma non hanno più alcun peso, sono morti. Vedrete che la somma dei partiti della sinistra supererà a stento il 40%. Noi vinceremo con almeno il 49, ma punto al 51-52 complessivo. Sembra tanto ma è un risultato assolutamente alla portata”
Intanto, nonostante il clamore mediatico, gli italiani non sembrano convinti dal peso del voto in Emilia. Una trasmissione Rai ha illustrato i risultati di una serie di sondaggi sull’Emilia-Romagna e sull’influenza che avrà la partita tra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni sul governo. Secondo il sondaggista Pagnoncelli, gli italiani pensano in maggioranza che il voto in Emilia-Romagna non influenzerà il destino politico di Giuseppe Conte. Ne è convinto il 52%. Solo il 28% crede che una eventuale sconfitta di Conte, potrà avere ripercussioni sul governo in carica. Nemmeno Matteo Salvini potrebbe finire scottato da un’eventuale sconfitta in Emilia-Romagna, anche se qui le percentuali sono più risicate e parlano di un 43% (No) e 38% (Si)
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