La decisione è arrivata dopo una telefonata tra Donald Trump e Angela Merkel. Il premier annuncia la disponibilità dell’Italia a prendere parte alla Conferenza di Berlino.
Inizia a prendere forma il parterre che presenzierà alla prossima Conferenza di Berlino. L’incontro si terrà nella capitale tedesca il prossimo 19 gennaio e servirà per tornare a occuparsi della questione libica. E la notizia delle ultime ore riguarda la presenza degli Stati Uniti. Il Paese americano ha deciso di prendere parte alla Conferenza, dopo un lungo corteggiamento.
È infatti stata decisiva una telefonata tra Donald Trump e Angela Merkel per far sì che la presenza americana fosse confermata. La stessa cancelliera è stata la grande organizzatrice della Conferenza di Berlino e ha ritenuto indispensabile la presenza degli Usa. A rappresentare gli Stati Uniti ci penseranno il segretario di stato Mike Pompeo e il consigliere per la sicurezza nazionale Robert O’Brien. Questa doppia presenza in Germania nel prossimo weekend testimonia – come rivela anche ANSA – la forte intenzione americana di essere protagonista nella crisi libica. A questo si aggiunga il sempre crescente protagonismo di Putin ed Erdogan in questa situazione.
Conferenza di Berlino, la posizione dell’Italia
Anche Giuseppe Conte ha reso nota la disponibilità da parte dell’Italia a prendere parte alla Conferenza di Berlino. Il Presidente del Consiglio ha fatto sapere, però, che occorrono delle garanzie per consentire la presenza italiana nel prossimo weekend. “Se ci saranno le premesse l’Italia è disponibile. Ma non manderemo uno solo dei nostri ragazzi se non in un contesto di sicurezza e con un mandato chiaro“. Inoltre Conte ha ribadito l’eventualità di un nuovo dispiego di forze militari italiane sui territori in cui si sta combattendo. “L’Italia ovviamente, se si tratta di dare ogni forma di contributo per la pacificazione è disponibile, ma in questo momento non ha senso ragionare di ridislocamento, bisogna vedere le premesse. In un contesto chiaro e certo, l’Italia farà questa valutazione“.