In una intervista al quotidiano La Verità Silvio Berlusconi dice la sua su politica estera ed interna. Il giudizio più duro è sull’attuale governo.
“Dilettanti allo sbaraglio”. Silvio Berlusconi è impietoso, ed in una intervista al quotidiano “La Verità” offre la sua lettura della situazione politica attuale: interna ed estera. “Le rotte della geopolitica mettono il nostro Paese al centro delle aree di crisi più pericolose del pianeta” esordisce il leader di centrodestra: “Per questo sono molto preoccupato dell’inettitudine del nostro governo. L’ambiguità, il dilettantismo, la mancanza di autorevolezza dell’attuale governo Conte hanno reso tutto questo molto difficile” argomenta l’ex premier.
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L’attacco è subito duro, ma la situazione è, per Berlusconi, preoccupante: “Il rischio che corrono i nostri soldati (presenti nelle aree di crisi, ndr) è una nostra ragione di preoccupazione. Del resto da soli possiamo fare ben poco. Soltanto un’Europa capace di una politica estera unitaria e dotata di uno strumento militare comune potrebbe esercitare davvero un ruolo”. Un fronte caldo, oltre all’Iraq, è la Libia: “E’ persino impietoso ricordare che non saremmo in questa condizione se negli ultimi anni mi avessero dato ascolto per quanto riguarda la Libia. Solo Gheddafi era stato capace di tenere unite le oltre 100 tribù libiche e superare le feroci rivalità che le dividono. Oggi un Gheddafi all’orizzonte, nel bene e nel male, non si vede”.
E gli Stati Uniti? “Con George Bush eravamo e siamo amici e questo mi ha consentito di sconsigliargli errori come l’intervento in Iraq. Non tutti gli aspetti della politica estera dell’amministrazione americana oggi mi convincono, ma fra la democrazia americana e il regime iraniano degli ayatollah non possiamo certo essere neutrali o equidistanti”. Un protagonista dell’attuale situazione geopolitica è Putin, che Berlusconi conosce bene: “Da molti anni la Russia di Putin è un fattore di stabilità. L’Occidente dovrebbe rendersene conto. Il competitor dell’Occidente oggi non è la Russia ma è la Cina“.
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Passando alla politica interna, il giudizio di Berlusconi è netto: “Questo governo” afferma il leader di Forza Italia “è nato solo per evitare le elezioni ed è il governo più a sinistra della storia della Repubblica: basa la sua azione sulle più fallimentari idee della sinistra”. Le elezioni in Emilia Romagna saranno un banco di prova: “Se vinceremo in Emilia Romagna sarà una svolta storica, che va persino al di là della tenuta del governo Conte: significherà che il sistema di potere costruito dalla sinistra non tiene più da nessuna parte. Di fronte a tutto questo, anche Pd e 5 Stelle, per quanto attaccati al potere, dovranno prendere atto che la maggioranza degli italiani sceglie il centrodestra”. La conclusione è dedicata al Movimento 5stelle: “I 5 Stelle esprimono in modo confuso idee vecchie e sconfitte dalla storia. E’ naturale che si estinguano. Il linguaggio dell’invidia sociale, dell’odio e della rivalsa porta al fallimento quando si tratta di governare seriamente un Paese”.
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