Il regista americano Spike Lee vestirà il ruolo di Presidente della giuria durante la prossima edizione del Festival di Cannes in programma dal 12 al 23 maggio 2020.
L’annuncio dell’investitura di Spike Lee come presidente di giuria è rimbalzato in tutto il mondo, sopratutto dopo le proteste mosse dal regista dopo la vittoria del film Green Book come miglior film durante l’ultima edizione dei Premi Oscar.
Leggi anche: Oscar 2020, i grandi esclusi dalle nomination
Spike Lee Presidente della Giuria a Cannes 2020: come ha reagito?
“Per me il Festival del cinema di Cannes (oltre ad essere il festival cinematografico più importante del mondo – non manca di rispetto a nessuno) ha avuto un grande impatto sulla mia carriera cinematografica. Si potrebbe facilmente dire che Cannes ha cambiato la traiettoria di chi sono diventato nel cinema mondiale” ha detto Lee.
Il regista ha continuato dicendo: “…le mie più grandi benedizioni sono arrivate dal nulla”. Alla domanda su cosa ha pensato dopo aver saputo del grande incarico affidato dal presidente del Festival di Cannes, Thierry Frémaux, il cineasta ha detto: “Ero scioccato, felice, sorpreso e orgoglioso allo stesso tempo” . Il presidente del festival ha inoltre rincarato la dose di stima nei confronti di Lee affermando: “la prospettiva di Spike Lee è più preziosa che mai”.
Leggi anche: Oscar 2020: tutte le nomination
Spike Lee e il sostegno ai giovani registi
La carriera del cineasta afroamericano Shelton Jackson Lee, in arte Spike nel corso della sua carriera oltre ad incentrare la sua cinematografia in film incentrati su tematiche sociali come razzismo, violenze e dipendenza dalle droghe è stato sempre dalla parte dei giovani cineasti.
A dimostrare la veridicità di queste parole, la nomination come miglior film straniero agli Oscar 2020 della regista Ladj Ly con il film Les Miserables presentato durante la scorsa edizione del festival di Cannes.