Alcune fonti anonime del Monastero Mater Ecclesiae hanno fatto filtrare la totale estraneità di Ratzinger all’operazione editoriale e all’uscita di un libro. “Chiediamo il ritiro della firma”. Il porporato africano, però, ha reso note tre lettere in cui il pontefice tedesco dà il suo assenso alla pubblicazione. “Sapeva tutto ed era a favore del celibato sacerdotale”
“Ho chiesto al cardinale Sarah di togliere il nome di Ratzinger come coautore del libro. Il volume presumibilmente scritto a quattro mani è un grosso malinteso”. Monsignor Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, definisce così il libro preparato con il porporato africano, nel quale Ratzinger e Sarah si esprimono a favore del celibato sacerdotale.
Il giallo è evidente. Da un lato, si ribadisce la totale estraneità di Benedetto XVI, dall’altro giungono dettagli sulla fattiva collaborazione che lo stesso Ratzinger avrebbe dedicato nella stesura e prima della pubblicazione.
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“Lui sapeva tutto”. La smentita: “Falso, mai scritto testi con Sarah”
“Ratzinger – affermano dal Mater Ecclesiae – non ha scritto un libro a quattro mani con Sarah, tanto che non ha visto né approvato la copertina. Il fatto di far uscire un volume a quattro mani non esiste. Ratzinger stava scrivendo diversi mesi fa un suo appunto sul sacerdozio quando il cardinale africano gli ha chiesto di vederlo. Il Papa emerito lo ha messo a sua disposizione sapendo che lui stava scrivendo un libro sul sacerdozio. È dunque evidente che c’è un’operazione editoriale e mediatica dalla quale Benedetto si chiama fuori ed è totalmente estraneo”.
Di altro avviso il cardinale Sarah: “Dichiaro solennemente che Benedetto XVI sapeva che il nostro progetto avrebbe preso la forma di un libro. Posso dire che abbiamo scambiato diversi testi per stabilire le correzioni”. E rincara la dose: “Gli attacchi sembrano implicare una bugia da parte mia. Queste diffamazioni – conclude – sono di gravità eccezionale”.