Fallisce il tentativo di mediazione andato in scena nella capitale russa. Secondo i media arabi, Haftar ritiene fallace il documento, in quanto ignora le sue richieste.
Fallisce il tentativo di mediazione effettuato da Vladimir Putin, per provare a fermare l’ondata di violenza in Libia. Il maresciallo Khalifa Haftar, infatti, ha lasciato Mosca senza porre la sua firma sull’accordo di “cessate il fuoco” proposto da Russia e Turchia. Dunque sono state confermate le premesse della vigilia di questo incontro, tra lo stesso Haftar e il premier libico Fayez al-Sarraj.
Stando a quanto riportato dai media arabi, Haftar si è platealmente rifiutato di firmare il documento. Tra le sue ragioni c’è il fatto che in esso venivano ignorate buona parte delle richieste del suo esercito. Al contrario, al-Sarraj ha posto la sua firma sull’accordo di “cessate il fuoco”, come ha rivelato il ministro degli affari esteri russo Sergei Lavrov. Dunque si complica all’improvviso, ma non senza particolari sorprese, il tentativo di mediazione da parte degli altri Paesi.
E dire che il premier italiano Giuseppe Conte si era detto ottimista circa la possibilità di veder cessare il fuoco in Libia. “Haftar aveva chiesto la notte di tempo per meditare sul testo dell’accordo del cessate il fuoco in Libia. Si è preso questa notte per pensarci su, ma io sono fiducioso che domani sottoscriverà“, aveva dichiarato alla stampa russa.
La prossima tappa nel processo di mediazione si svolgerà in Germania. Il 19 gennaio prossimo, a Berlino, si terrà una conferenza sulla Libia che avrà come protagonisti, tra gli altri, proprio al-Sarraj e Haftar. La richiesta di organizzare un incontro in terra tedesca era arrivata, tra gli altri, anche dal nostro ministro degli esteri Luigi Di Maio. E proprio l’Italia sarà tra i Paesi partecipanti, visto il proprio impegno nel tentare di mediare tra le forze in campo sul suolo libico.