Giampaolo Masiero, fine tragica e improvvisa. Muore davanti alla sorella

Un uomo di 57 anni è morto domenica in un centro per disabili. La vittima, Giampaolo Masiero, si sarebbe soffocata. Come comportarsi in caso di soffocamento.

giampaolo masiero muore soffocato

E’ morto tra l’indifferenza di tutti. O più probabilmente a causa dell’incapacità di agire quando ci si trova di fronte ad una persona che diventa improvvisamente cianotica e non riesce più a respirare a causa del soffocamento da cibo. Un uomo di 57 anni è morto così. La vittima, Giampaolo Masiero, si sarebbe soffocata a causa di un pezzo di dolce.

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Il dramma si è consumato all’interno del centro Don Orione di Chirignago, che si occupa di fornire residenza e ospitalità alle persone con disabilità fisiche. Le prime ricostruzioni parlano di un probabile soffocamento dell’uomo, originario di Robegano di Salzano. Improvvisamente ha smesso di respirare e si è portato le mani al collo, davanti alla sorella. L’uomo ha smesso di respirare e gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

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Che cosa fare in caso di soffocamento

Dopo aver valutato le condizioni del bambino o dell’adulto è importante sapere se e come intervenire, poiché a volte un intervento improprio potrebbe aggravare una situazione non critica. In caso di ostruzione parziale, dopo aver prontamente allertato i soccorsi, il paziente deve essere assistito ed incoraggiato a tossire, senza che ci sia nessuna interferenza con i suoi sforzi: dare delle pacche sulla schiena di un bambino che tossisce spontaneamente potrebbe aggravare la situazione portando allo spostamento del corpo estraneo e rischiando di ostruire completamente il passaggio di aria.

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In caso di ostruzione parziale
In questa evenienza i pazienti sono in grado di tossire vigorosamente, di piangere e di parlare. In questo caso:

– Evitare qualsiasi manovra di disostruzione;
– Tranquillizzare il paziente e incoraggiarlo a tossire;
– Se possibile, somministrare ossigeno;
– Se il quadro clinico non si risolve, chiamare la Centrale Operativa 112/118 o trasportare la persona al Pronto Soccorso più vicino.

In caso di ostruzione completa
Questa è un’evenienza drammatica: il paziente non è in grado di tossire, nè di piangere o parlare.
In questo caso il soccorritore deve:

Chiamare immediatamente il numero di soccorso 118

Eseguire immediatamente le manovre di disostruzione pediatrica

5 colpi interscapolari con via di fuga laterale; 5 compressioni toraciche lente e profonde (al centro dello sterno, usando due dita, nel lattante; manovra di Heimlich nel bambino).

Continuare ad alternare le manovre, fino all’espulsione del corpo estraneo.

Se il bambino diventa incosciente:

Posizionare su piano rigido;

Rimuovere il corpo estraneo solo se affiorante;

Assicurare la pervietà delle vie aeree;

Effettuare la rianimazione cardiopolmonare (RCP).

Per gli adulti e i bambini sopra 1 anno la Manovra di Heimlich

La manovra di Heimlich prevede l’esecuzione di compressioni addominali al fine di far espellere all’individuo l’ostruzione che sta causando il soffocamento.

La procedura per eseguire correttamente la manovra di Heimlich può essere così riassunta:

Il soccorritore deve posizionarsi in piedi alle spalle della vittima di soffocamento che potrà essere seduta oppure anche’essa in piedi;

Dopodiché, il soccorritore deve piegare l’individuo in avanti e cingergli la vita con entrambe le braccia: una mano deve essere chiusa a pugno e la parte appiattita del pollice (quella corrispondente alla falange prossimale, per intenderci) deve essere posta a contatto con l’addome della vittima, fra l’estremità inferiore dello sterno e l’ombelico; l’altra mano deve afferrare il pugno così posizionato in modo da garantire una presa salda e in maniera da consentire l’esecuzione delle compressioni addominali.

Una volta posizionato correttamente, il soccorritore, aiutandosi con la mano che afferra il pugno, deve esercitare una serie di spinte sull’addome. Quest’ultime devono essere rapide, profonde ed eseguite in senso antero-posteriore e caudo-craniale; in parole semplici, le compressioni devono essere effettuate verso l’interno, attirando a sé la vittima, e devono essere direzionate dal basso verso l’alto, come se si volesse sollevare la persona.

La manovra di Heimlich così eseguita deve essere continuata fino a quando l’individuo non espelle l’ostruzione che impedisce la respirazione; oppure fino a quando la vittima non perde coscienza. In quest’ultimo caso caso, la manovra di Heimlich non può più essere eseguita ed è necessario intervenire in altro modo.

 

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