Al Ces di Las Vegas, fiera della tecnologia, il colosso Samsung ha presentato un essere umano artificiale, Neon, che pur non essendo un robot e apparendo su un display può svolgere compiti come receptionist, presentatore virtuale di notizie o la prima star del cinema generata dall’AI.
La Samsung comunica di aver sviluppato un “essere umano artificiale” che utilizza un’intelligenza artificiale: il suo nome è Neon e compare su un display.
L’annuncio è arrivato dal Ces, fiera della tecnologia che svolge annualmente a Las Vegas.
Chi è Neon della Samsung, “essere umano artificiale” e cosa può fare
L’avatar viene definito “essere umano artificiale” perché sarebbe in grado di “conversare e simpatizzare” in maniera simile ad una persona reale.
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Non è né un robot né un assistente virtuale al modo di Siri o Alexa, ma si tratta di una figura digitale umanizzata che appare su di un display o un videogioco, ideato per essere compagno di giochi, attore o anche un presentatore tv “che impara, si evolve e costruisce ricordi dalle interazioni”, spiega Pranav Mistry, direttore generale del laboratorio Star Labs di Samsung.
Neon: da presentatori virtuali a receptionist a star del cinema
Mistry ha dichiarato, per esplicare il progetto: “I film sono pieni di esempi in cui l’IA viene introdotta nel nostro mondo. In Blade Runner 2049 l’agente K sviluppa una relazione con un ologramma, Joi.
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Esseri umani virtuali o digitali saranno la realtà. Un essere umano digitale potrebbe estendere il suo ruolo per diventare parte della nostra vita di tutti i giorni: un presentatore virtuale di notizie, un receptionist virtuale o persino una star del cinema generata dall’AI”.
I Neon potranno erogare servizi ma non sostituiranno il lavoro umano
Secondo il colosso tecnologico Samsung, Neon sarà in grado di fornire risposte in frazioni di secondo e potrà essere utilizzato servizi alle aziende come precedentemente aveva già fatto il robot Pepper di Softbank nel 2015.
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Star Labs ha chiarito alla rete Cnbc, che non sta tentando un modo per rimpiazzare gli esseri umani nelle mansioni lavorative “ma piuttosto migliorare le interazioni del servizio clienti, far sentire i clienti come se avessero un amico”.
L’annuncio giunge in un contesto di grande diffusione del fenomeno deepfake, cioè di video e audio modificati che costituiscono la nuova avanguardia delle fake news manipolate online.
Da vedere se Neon sarà una cometa che resterà “prodotto” della fiera di Las Vegas o se prenderà il volo anche altrove.