Conte: “rilanceremo l’Ilva di Taranto orientandola verso le energie pulite”

Il premier Conte: “Con ArcelorMittal c’è un tavolo negoziale che confido completerà a breve i suoi lavori con un progetto ambizioso. Intervista al Corriere della Sera.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Rivalorizzare Taranto e l’Ilva per restituire lavoro ai cittadini pugliesi. Politica estera e il viaggio in Turchia e Egitto, la politica interna e l’impasse Di Maio, quota 100 e aiuti alle famiglie: sono tanti i temi di cui parla Giuseppe Conte all’indomani della visita del presidente libico Al Serraj.

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“In settimana la Commissione presenterà il piano per la transizione energetica annuncia il premier Ci stiamo adoperando perché l’Ilva sia al centro di questo piano green. Con ArcelorMittal c’è un tavolo negoziale che confido completerà a breve i suoi lavori. L’obiettivo è ambizioso: rilanciare lo stabilimento di Taranto orientandolo verso le energie pulite, salvaguardare i posti di lavoro, rinforzare il piano di risanamento ambientale. Siamo impegnati per risolvere questa crisi, anche attraverso un mirato intervento dello Stato”.

Giuseppe Conte torna a parlare di politica estera alla vigilia di due viaggi importanti

“L’incisività e la credibilità dell’Italia in politica estera è fuori discussione e con la Libia siamo in prima linea – dice Conte – parliamo con tutti non per ambiguità, ma perché alimentiamo il dialogo ribadendo a tutti la nostra posizione, limpida e trasparente, politicamente insuperabile: la guerra allontana la prosperità e il benessere del popolo libico, e se alimentata da attori esterni rischia di allontanare anche la prospettiva dell’unità. Dobbiamo lavorare tutti per una soluzione politica – continua – preparandoci all’appuntamento di Berlino. Dobbiamo tutti approfittare di questo cessate il fuoco per contrastare l’opzione militare. Le mie telefonate e le mie visite servono a questo: a ribadire l‘importanza di questa tregua per indirizzare il processo politico. L’Italia continuerà ad avere una influenza centrale, stiamo lavorando anche per rafforzare il ruolo dell’Unione europea. La mia visita in Turchia e in Egitto serve perché tutti abbiano un’agenda comune in vista della conferenza di Berlino”.

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Un accenno anche alla vicenda Gregoretti.La fase decisionale riguardante lo sbarco – spiega il premier – fu gestita dall’allora ministro dell’Interno. Io non sono mai stato coinvolto”. Conte poi parla delle elezioni regionali in Emilia Romagna. “Questo voto è importante, ma rimane espressione di una comunità regionale e non decide del destino del governo nazionale”. Un altro nodo cruciale sul futuro della politica italiana è il referendum sul taglio dei parlamentari. “Mi limito a osservare – risponde Conte – che sollecitare il pronunciamento dei cittadini è cosa in sé pienamente legittima, soprattutto rispetto a una riforma costituzionale così importante. Se però questo percorso referendario viene sollecitato anche da partiti, come la Lega, che sin qui hanno sostenuto questa riforma e adesso provano a metterla in discussione sperando di destabilizzare il governo, allora vi è qualcosa che non torna. Non credo che i cittadini premieranno espedienti ispirati a mera convenienza elettorale”.

Giuseppe Conte e le nuove tasse

Vogliamo che l’Italia torni a correre – il proclama del premier – in soli tre mesi siamo riusciti a trovare 23 miliardi e, allo stesso tempo, abbiamo ridotto il carico fiscale per lavoratori, famiglie e imprese: in un anno faremo molto di più e l’Iva non aumenterà. Realizzeremo un’ampia riforma dell’Irpef e accelereremo il piano degli investimenti, creando una più intensa sinergia tra pubblico e privato. Confidiamo molto nei frutti dell’azione di lotta all’evasione. Anche per questo abbiamo investito ben 3 miliardi di euro per incentivare i pagamenti digitali, perché se tutti pagano le tasse, tutti pagheranno meno. Avremo anche più tempo per operare un’oculata revisione delle spese improduttive”.

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Giuseppe Conte ha annunciato un progetto rivoluzionario denominato ‘cronoprogramma’. Un efficace volano per l’economia del nostro Paese è la semplificazione di tutti procedimenti amministrativispiega il presidente del ConsiglioDobbiamo rendere più efficiente l’intervento dei pubblici uffici. Purtroppo si è affermato un modello inefficiente, secondo cui più controlli ci sono e più garanzie abbiamo di tutelare l’interesse pubblico. Non è affatto vero. Per tutelare l’interesse pubblico occorrono controlli rigorosi ed efficaci, che proprio per questo non devono moltiplicarsi inutilmente. In alcuni casi può tornare utile il “modello Genova”, dove la ricostruzione del Ponte Morandi e il rilancio delle varie opere connesse si sta rivelando un’efficace “scossa” anche per l’economia locale. Mi piacerebbe anche realizzare un Piano Casa specificamente dedicato alle giovani coppie: abbiamo un grande patrimonio immobiliare pubblico spesso inutilizzato che può essere trasformato in un nuovo modello di edilizia residenziale, aiutando le famiglie e contrastando la denatalità“.

 

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