Movimento 5 Stelle, Paragone annuncia: “Collaborerò con Di Battista”

Ospite a Raitre, l’ex senatore pentastellato svela le sue intenzioni. “Magari faremo qualcosa di culturale che ricordi la nascita del Movimento”, svela Paragone.

Gianluigi Paragone torna a parlare dopo la sua espulsione dal Movimento 5 Stelle. Il giornalista, uscito dal suo ruolo di senatore per il partito pentastellato, è stato ospite di Raitre. Prendendo parte alla trasmissione “In mezz’ora” con Lucia Annunziata, Paragone ha parlato delle sue intenzioni future. E tra queste c’è anche quella di continuare a collaborare con Alessandro Di Battista. E il Movimento potrbebe continuare a essere al centro dei loro lavori futuri.

“Io e Alessandro di Battista vogliamo mettere insieme qualcosa di culturale che si richiama alle origini del Movimento. Magari allestiremo un gruppo di lavoro o uno spettacolo teatrale. Siamo in contatto da tempo e abbiamo le idee chiare“. Dunque Gianluigi Paragone e Alessandro Di Battista mantengono un certo contatto nonostante gli ultimi avvenimenti. Del resto, è recente l’endorsement da parte dell’ormai ex pentastellato nei confronti dei giornalista. E le cose potrebbero evolversi proprio in questo senso.

Nel corso dell’intervista, Paragone si è scagliato nuovamente contro il Movimento 5 Stelle. In particolare ha usato parole al vetriolo nei confronti di Luigi Di Maio. “Tutti sanno che i compagni di scuola e di paese di Di Maio sono stati piazzati nei ministeri. Il Movimento non può fare questa cosa. Luigi non si dimette, farà di tutto per rimanere appiccicato al suo potere. Il Movimento, così facendo, andrà verso una naturale implosione“.

E cosa ne sarà allora di questo inedito tandem tra Paragone e Di Battista? Lo stesso giornalista fornisce la risposta. “Io e Alessandro sicuramente dobbiamo mettere in piedi qualcosa di culturale rispetto alle posizioni di un tempo di M5s, essere ancora antisistema. Non sto pensando a una fondazione, ma pensiamo a un gruppo di lavoro, che trova nelle pagine social un elemento di condivisione” e anticipa che “magari daremo vita a uno spettacolo teatrale che spieghi il perché di certe cose“.