E’ il primo stato ad ufficializzare il rifiuto ad accogliere nuovi immigrati. Può farlo, in base ad una ordinanza del presidente Donald Trump.
Niente più immigrati per il Texas. Lo ha annunciato il governatore Greg Abbott: i finanziamenti a disposizione dovranno essere investiti per chi già si trova sul territorio dello stato, compresi gli indigenti: “Quelli che sono già qui, contando anche i rifugiati, i migranti e i senzatetto, di fatto tutti texani” ha dichiarato Abbott, spiegando la motivazione della scelta in una lettera ufficiale indirizzata al segretario di Stato Mike Pompeo.
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Una decisione, quella del Texas, che è stata resa possibile da una ordinanza del presidente Donald Trump, che ha settembre lasciò liberi i singoli stati di decidere liberamente in materia di immigrazione. L’opzione poteva essere applicata a partire dal 2020, ed il Texas ha deciso di sceglierla. Nell’argomentare la decisione, Abbott ha voluto specificare che il Texas ha già fatto più del dovuto, in materia di immigrazione. Il 10% degli immigrati accolti negli Stati Uniti dal 2010 infatti, secondo Abbott, sono arrivati in Texas, che ha anche accolto la maggior parte delle migliaia di migranti messicani arrivati nel 2018.
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La decisione del governatore Abbott è stata definita “profondamente deludente” da Krish O’Mara Vignarajah, rappresentante del Servizio Luterano per l’Immigrazione. “Storicamente” ha dichiarato l’attivista “il Texas è stato un faro di speranza per i rifugiati di tutto il mondo, dopo averne insediato il maggior numero di qualsiasi stato”, ha poi aggiunto. “È vergognoso che lo stato stia ancora una volta cercando di invertire questo retaggio di accoglienza e compassione”.