Continua l’esodo dei migranti, in rotta verso le coste europee. Sarebbero però almeno 12 i migranti morti nel naufragio verificatosi al largo della Grecia. La Guardia Costiera ne segnalava 50 a bordo, e le ricerche per i dispersi proseguono.
Drammatico naufragio avvenuto nella giornata di oggi. Un gruppo di migranti è rimasto vittima della ferocia del mare, dopo che la barca sulla quale viaggiava, probabilmente in rotta verso l’Italia, è affondata tragicamente nel mar Ionio, a largo della Grecia.
Si contano al momento 12 morti, ma secondo le fonti ci sarebbero state 50 persone in totale all’interno dell’imbarcazione.
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Emergenza naufragi
A rendere noto del naufragio dei migranti è stata la Guardia Costiera greca. Secondo quanto riportato dalle fonti interne, infatti, è stato qualcuno che viaggiava in quella barca a chiamare il numero di telefono di emergenza 112, verso le ore 09:15 di sabato mattina.
Le forze in Grecia si stanno ora concentrando sul recupero dei superstiti, poiché – come è stato precisato – “l’operazione di ricerca e soccorso continua”. Sull’imbarcazione, infatti, c’erano una cinquantina di persone, tutte imbarcate sull’isola di Paxi. Almeno quattro mercantili, sei navi della Guardia Costiera e un elicottero si sono messi alla ricerca dei sopravvissuti, in una situazione di mare calmo.
“Finora sono stati recuperati 12 corpi. Le operazioni di ricerca e salvataggio continuano”, assicurano gli uomini della Guardia Costiera. Al momento non è possibile ottenere più informazioni sulle vittime e i dispersi.
Continuano i flussi migratori verso le coste europee
Proprio stanotte, tuttavia, la nave della Ong Open Arms aveva già soccorso altre 74 persone, tra cui “donne, donne incinta, bambini e neonati, in stato di shock”.
Come ha riferito la Ong spagnola, si è trattato di un soccorso “molto complesso”, anche perché è stato accompagnato da “una motovedetta libica con atteggiamento ostile. Due dei naufraghi, presi da loro a bordo, si sono lanciati in acqua e li abbiamo soccorsi”.