Il Quartier generale delle Forze armate iraniane afferma che il Boeing precipitato quattro giorni fa a Teheran è stato abbattuto dalla propria contraerea. “Lo avevamo scambiato per aereo nemico”.
Dopo giorni di incertezze, ma non troppo, finalmente c’è la parola ‘fine’ sulla tragedia dell’aereo caduto a Teheran con 176 persone a bordo. L’Iran ammette le proprie colpe anche se prova a scusarsi: “il Boeing precipitato quattro giorni fa poco dopo il decollo dall’aeroporto ‘Imam Khomeini’ di Teheran è stato erroneamente e involontariamente preso di mira dalle forze di difesa aerea iraniane che lo hanno scambiato per un aereo nemico”. La dichiarazione ufficiale è del Quartier generale delle Forze armate iraniane.
Solo ieri l’Iran dichiarava tutt’altro.
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Tutti i 176 tra passeggeri e membri dell’equipaggio del 737 dell’Ukraine International Airlines sono morti a seguito dell’incidente. Scusandosi e porgendo le condoglianze alle famiglie delle vittime, il Quartier generale promette in un comunicato che metterà in atto “riforme essenziali nei processi operativi per evitare simili errori in futuro” e che perseguirà legalmente “coloro che hanno commesso l’errore“. “Mercoledì poco dopo l’attacco dell’Iran alle basi militari statunitensi in Iraq – spiega il comunicato militare – il sistema di difesa aerea iraniana è stato in allerta per contrastare ogni possibile ritorsione degli americani, poiché alcune osservazioni avevano indicato movimenti aerei statunitensi verso siti strategici iraniani”.
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Secondo le Forze armate iraniane, l’aereo ucraino avrebbe iniziato a volare troppo vicino a un centro militare delle Guardie rivoluzionarie, sarebbe quindi stato erroneamente identificato come bersaglio nemico e sulla base di un errore umano “involontario” è stato preso di mira dal sistema di difesa aerea.
Il ministro degli Affari esteri iraniano Mohammad Javad Zarif afferma sulla sua pagina twitter: “giorno triste in cui le conclusioni dell’indagine interna delle Forze armate hanno stabilito che si è trattato di errore umano. Il nostro profondo rammarico, le nostre scuse e condoglianze al nostro popolo, alle famiglie di tutte le vittime e alle altre nazioni colpite”.