Case intelligenti? La normalità. In America il 54% delle abitazioni è "smart" - meteoweek
Case intelligenti, ormai è la normalità: negli Stati Uniti il 54% delle abitazioni ha almeno un dispositivo smart. Perché? Sono semplici da usare e utili nelle attività quotidiane.
Quanti conoscono il significato di abitazione “smart“? Sicuramente saranno in molti negli Stati Uniti, visto che stando a quanto dichiarato dai ricercatori di Strategy Analytics pare che ormai oltre la metà delle abitazioni statunitensi possa definirsi tale.
Dalla ricerca effettuata attraverso sondaggi condotti su oltre 2.600 statunitensi, infatti, è emerso che nel 54% delle case disponga di almeno un dispositivo di tipo “intelligente”, che può essere un altoparlante, un termostato oppure un sistema di sicurezza.
Il motivo di una scelta di questo tipo? Facile. Perché sono semplici da usare, sono utili nelle attività quotidiane, e talvolta fanno persino sentire più sicuri dagli attacchi esterni, rispondendo in questo modo a un bisogno latente della popolazione, che può quindi monitorare il proprio appartamento sui propri device anche quando si trova fuori da esso.
L’analista Bill Ablondi, nei risultati della ricerca, ha spiegato che è bastato meno di un decennio di presenza sul mercato per superare quello che viene definito il punto di svolta.
“Il fatto che la maggior parte delle persone abbia acquistato un dispositivo smart, dimostra che non si può tornare indietro: la casa intelligente è diventata la casa normale“, ha affermato.
Un trend che perciò subito portato principali colossi del settore hitech ad unirsi tra loro nell’intento di creare uno “standard tecnologico comune“.
Ma non ci sono solo gli Stati Uniti. Il sondaggio infatti, almeno per il momento, è stato portato avanti anche in tre Paesi Europei. Tra cui il Regno Unito, dove si è scoperto che anche lì i dispositivi intelligenti sono presenti circa nella metà delle case. Un numero che però scende in Germania al 40% e al 38% in Francia.
Oltre al semplice dato numerico, la ricerca condotta dalla società statunitense mette in evidenza che in linea generale i prodotti e i servizi che appartengono al settore delle abitazioni smart hanno “migliorato la vita delle persone rimuovendo alcune delle frustrazioni familiari associate alle tecnologie domestiche”, ha spiegato l’analista Jack Narcotta, sostenendo inoltre che nel momento in cui i clienti riscontrano caratteristiche positive nelle tecnologie smart, come la praticità e l’usabilità, allora sono pronte a investire i loro soldi.
In particolare, il dispositivo intelligente più diffuso nelle abitazioni è lo smart speaker, che, secondo quanto affermano ancora i ricercatori di Strategy Analytics, alla fine del 2019 era già presente sulla mensola di ben 260 milioni di case. Ma non in quelle italiane: pare infatti che in Italia, stando ai dati prospettati dall’ultima Global Mobile Consumer Survey di Deloitte, le famiglie che possiedono questo tipo di prodotto si fermano solamente al 12%.
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