Vincenzo Cerundolo è morto dopo aver combattuto contro il suo nemico di sempre: il cancro. L’oncologo leccese era da anni ormai una delle menti più brillanti di Oxford, e con costanza studiava le cure al cancro.
Definito un luminare dello studio dei tumori, è morto a causa di un adenocarcinoma polmonare. Una forma tumorale che ne ha provocato la morte a soli 60 anni. Cerundo aveva dedicato la sua vita alla scienza e alla ricerca, ma purtroppo il male ha colpito anche lui.
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Nato a Lecce, aveva frequentato il liceo Scientifico De Giorgi. Uno dei più difficili della città. Al termine della scuola era andato a Padova, lì aveva frequentato l’Università. Gli anni dell’accademia gli hanno permesso di arrivare in Inghilterra.
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Ad Oxford ha cominciato il post-dottorato con il professor Alain Townsend, al Weatherall institute of molecular medicine, all’Università di Oxford. Nella città britannica, tra le capitali mondiali della ricerca, si era distinto per i suoi studi, tanto che nel 2010 era stato nominato direttore di Mrc human immunology unit. Due anni fa era diventato Fellow della Royal society, facendosi apprezzare dalla comunità scientifica di tutto il mondo proprio per il suo lavoro sulle cellule tumorali.
“Il professor Cerundolo – hanno commentato i suoi colleghi – ha lavorato senza sosta e con passione per il bene di Mrc human immunology unit, e ha creato un ambiente forte e collaborativo, con una cultura positiva e inclusiva che ha contribuito direttamente a portare al successo.
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Era ben noto fra colleghi e amici per il suo approccio caloroso, aperto e incoraggiante che ha aiutato molti studenti, lo staff e i collaboratori sparsi nel mondo. Molti dei componenti del suo team sono andati avanti a guidare i propri team, e ciò è stato causa di enorme orgoglio“. Vincenzo Cerundolo è morto a causa di un adenocarcinoma polmonare non dipendente dal fumo. Verrà sepolto a Oxford e lascia la moglie e due figli: “Era molto orgoglioso di loro – concludono i suoi colleghi – Enzo era particolarmente felice del fatto di essere stato in grado di vedere il matrimonio della figlia nel 2019, e l’avvio della carriera universitaria del figlio”.
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