Voli a rischio in tutta Italia nella giornata di martedì 14 gennaio. I sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta, hanno confermato lo sciopero nazionale, che riguarderà “diverse aziende e vettori del trasporto aereo” e anche Enav.
Questo è quanto si legge in una nota congiunta diffusa dopo un incontro dei sindacati al ministero dei Trasporti. La protesta nazionale verrà promossa contro le “inefficienze di sistema” del settore “per mancanza di iniziative di questo e del precedente governo”.
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La nota congiunta dei sindacati
Nella nota congiunta pubblicata a nome di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta, si leggono anche le motivazioni dello sciopero, confermato dopo l’incontro avvenuto al ministero dei Trasporti e Infrastrutture.
“Il settore è attraversato da tempo da pesantissime crisi ed inefficienze di sistema per mancanza di necessarie iniziative da parte di questo e del precedente Governo, che stiamo reiteratamente chiedendo”, spiegano i sindacati.
Tra queste iniziative mancanti, spicca “l’avvio del tavolo presso il Mit per la definizione di regole che mettano fine al dumping contrattuale ed alla competizione selvaggia tra le imprese dei servizi di terra e tra i vettori. Ciò è necessario anche per creare condizioni che sostengano il rilancio e lo sviluppo delle imprese e dei vettori italiani, tra i quali Alitalia e Air Italy, per i quali chiediamo urgente convocazione di una sede di confronto istituzionale”.
I motivi della protesta
Al clima difficile già menzionato poco sopra, però, si allineano anche altre situazioni. Come spiegato sempre nella nota, infatti, “si è aggiunta la gravissima decisione di stralciare dal decreto Milleproroghe il finanziamento del Fondo di solidarietà del Trasporto Aereo, necessario a salvaguardare il reddito di migliaia di famiglie coinvolte nelle turbolenze violente a cui è soggetto in Italia il settore”.
Delle turbolenze, queste, “che rendono necessaria anche una legge che introduca il contratto nazionale di settore come riferimento minimo retributivo e normativo per tutti coloro che operano negli aeroporti italiani. Nella conversione del decreto in discussione è dunque improrogabile che queste due misure siano recuperate a tutela dei lavoratori e della sana concorrenza”.
Per tali ragioni, dunque, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta confermano gli scioperi previsti per il 14 gennaio, ma dichiarano anche “pronti a proseguire con altre iniziative affinché il Governo passi urgentemente dalle dichiarazioni di buone intenzioni ai fatti concreti, istituendo subito il Tavolo sul trasporto aereo, convocando quello di Alitalia per fare chiarezza e coinvolgere i lavoratori nelle decisioni, e dotando il settore del necessario finanziamento del Fondo per la protezione di tutti i dipendenti di aziende e vettori in crisi”.