La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sull’omicidio di Mario Monaco, ucciso in Romania il 30 dicembre scorso. In carcere la moglie e due ragazzi, uno dei due è l’amante della donna.
Sembra ormai più chiara la vicenda che ha visto drammaticamente coinvolto un 63 enne romano. L’uomo è stato ucciso in Romania il 30 dicembre scorso. Arrestati e trasferiti in carcere i presunti sicari di Monaco, e la giovane moglie, Nicoleta Postolici. La donna avrebbe pagato 500 euro l’amante rumeno di 22 anni affinchè uccidesse il marito.
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Il 63enne romano era stato massacrato di botte in una città nei pressi di Bucarest. I sicari assoldati dalla moglie l’hanno preso a calci, a pugni e a bastonate fino ad ucciderlo. La misura cautelare è arrivata a seguito delle indagini della Procura di Roma, che ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario aggravato in concorso. Un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte. La moglie e i due ragazzi, di ventidue anni, sono stati portati in carcere.
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La polizia romena, che era intervenuta sul posto a seguito della segnalazione di un cadavere, ha svolto gli accertamenti necessari al termine dei quali la salma è stata trasferita in obitorio. Dai successivi esami svolti dal medico legale è emerso che il pestaggio è stato particolarmente violento, a provocare il decesso sarebbero stati i colpi inferti alla testa e all’addome che hanno provocato gravi emorragie.