L’ex terrorista nero Gilberto Cavallini condannato per la bomba alla stazione del 2 agosto 1980. E’arrivata oggi la sentenza della Procura di Bologna per il sessantasettenne che apparteneva ai Nar fascisti
Gilberto Cavallini, ex terrorista nero che apparteneva ai Nar fascisti, è stato condannato all’ergastolo per la strage di Bologna del 1980. Lo ha stabilito la Procura bolognese che aveva imputato il sessantasettenne di concorso in strage, avendo fornito “supporto logistico agli esecutori materiali”.
Fu lui – secondo quanto stabilito dalla Procura – a ospitare Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini (già condannati in via definitiva come esecutori materiali dell’attentato). Li ospitò a Villorba di Treviso. Sempre lui, per l’accusa, si occupò dei documenti falsi e del trasporto a Bologna, fornendo anche un’auto.
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Cavallini era in semilibertà dopo 37 anni di reclusione
L’ex Nar era già stato condannato a diversi ergastoli per banda armata e per gli omicidi commessi tra il 1979 e il 1981. Dopo 37 anni di reclusione (venne catturato nel 1983), si trova ora in semilibertà. Cavallini e gli altri ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari), avevano ammesso gli altri attentati della destra eversiva. Sulla strage di Bologna, invece, si sono sempre dichiarati innocenti.
“Non accetto la falsificazione della nostra storia – ha sempre dichiarato Cavallini – tutto il resto non ci appartiene, pertanto non ci si può prendere colpe di qualcosa non commesso. Abbiamo lasciato in mezza alla strada molte vite umane, anche di nostri camerati e amici. Lo ricordiamo. Ma non accetto – disse riferendosi alla strage di Bologna – di dover pagare quello che non ho fatto. Sia in termini carcerari sia di immagine, non ci sto. Tutto quello che abbiamo fatto come Nar lo abbiamo fatto alla luce del sole, a viso scoperto, rivendicando ogni azione”.