Attacco missilistico contro una base delle Nazioni Unite nella regione settentrionale di Kidal, nel Mali. Il bilancio, in aggiornamento, parla di 20 feriti, di cui sei in gravi condizioni.
E’ di venti feriti il bilancio dell’attacco missilistico avvenuto in Mali contro una base delle Nazioni Unite. L’offensiva è stata portata avanti questa mattina. Secondo quanto si apprende da un portavoce, che ha svelato a Bbc i particolari, nell’attacco per il momento non rivendicato, sono stati feriti gravemente sei peacekeeper. Diciotto i caschi blu coinvolti, ma non si registrano vittime.
L’inviato delle Nazioni Unite per la regione, nelle ultime ore, ha dichiarato al Consiglio di sicurezza che nel Sahel gli attacchi sono aumentati di cinque volte dal 2016.
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Numeri allarmanti negli ultimi mesi
I caschi blu, come noto, sono impegnati con le forze di pace della missione Minusma. A dicembre, nel tentativo di riportare la pace, i leader della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale hanno adottato un piano d’azione 2020-2024 proprio per sradicare il terrorismo, vera piaga della regione.
Una mossa che non ha ancora prodotto i suoi frutti. Il bilancio di venti feriti, provvisorio, desta infatti preoccupazione.