L’esponente pentastellata interviene sul caso Gregoretti con una stoccata a Matteo Salvini: “Lui dice che abbiamo paura? Dovrebbe essere impaurito lui, visto che è inquisito. Noi siamo tranquilli e non inquisiti”
“Sul caso Gregoretti Salvini dice che siamo impauriti? Ad essere impaurito è lui. Dovrebbe esserlo visto che è inquisito e noi no”. L’affondo di Elvira Lucia Evangelista, capogruppo in commissione per le immunità, riapre il polverone di polemiche sul caso Gregoretti.
L’esponente pentastellata – al termine di una riunione – ha voluto ricostruire la vicenda. “Come capogruppo mi sono limitata a sottolineare, viste anche le richieste dei colleghi della maggioranza, che i termini non sono perentori ma ordinatori. Ci sono tanti precedenti di altri senatori come Matteoli, Castelli, in cui il termine dei trenta giorni veniva sforato. Il problema che si è posto il Movimento è quello della sospensione di tutta l’attività parlamantare dal 20 al 24 gennaio che ci lascia perplessi”.
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“Spaventato è chi risulta inquisito, non il Movimento”
“La relazione di Gasparri? E’ tutta incentrata sul fatto che il caso Gregoretti sia come quello della Diciotti. In questo modo – aggiunge Evangelisti – siccome il Governo non diceva nulla sullo sbarco la non prova è una prova. Su questo aspetto, resto molto perplessa. Mi sembrano illazioni. Le prove o ci sono o non ci sono. Il consigliere diplomatico del Governo interloquiva con Salvini? Sì, ma solo sulle ricollocazioni. Non si parlava di sbarchi”.
“Se Salvini – conclude – dice che noi abbiamo paura e siamo impauriti, evidentemente dimentica quanto successo. C’è un inquisito e si chiama Matteo Salvini. Pertanto, come Movimento 5 Stelle, siamo tranquilli. Non siamo inquisiti, pertanto la paura deve semmai interessare chi lo è”.
