Aereo ucraino caduto in Iran: perdita di quota causata da un “problema”

“L’aereo ucraino stava per lasciare l’aeroporto prima di tornare indietro”, si legge in una nota diffusa dall’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana.

Emergono nuovi dettagli in merito alla caduta dell’aereo ucraino in quel di Teheran. L’incidente è avvenuto nella giornata di ieri e ha causato la morte di ben 176 persone. L’incidente a quota abbastanza contenuta – appena 2.400 metri di altezza – ha subito scatenato reazioni contrastanti. E anche le prime spiegazioni fornite nelle ore successive alla caduta del Boeing 777 continuano a tenere un cono d’ombra sulla vicenda.

Tanto che, in una nota appena diffusa, l’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana non ha potuto fornire ulteriori dettagli sull’accaduto. “L’aereo all’inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell’aeroporto. In seguito ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto nel momento dell’incidente“. Si parla dunque di un “problema” non meglio specificato, probabilmente perchè gli stessi vertici dell’Organizzazione non hanno ulteriori dettagli a propria disposizione. Tuttavia è stata esclusa l’ipotesi di un abbattimento a opera di un missile.

L’aeroporto internazionale di Teheran – meteoweek.com

La giornata di ieri è stata riempita dai dubbi sulle reali motivazioni che hanno causato la caduta dell’aereo ucraino. I sospetti sono aumentati quando le autorità iraniane hanno annunciato di non voler restituire le scatole nere del Boeing 777, nè alla società stessa nè agli Stati Uniti. Nel frattempo, anche a causa di questo comportamento, diverse compagnie hanno deciso di spostare i propri voli in altre aerostazioni. Tra le altre cose, a far aumentare i sospetti c’è anche la perfetta tenuta da parte del velivolo precipitato nella giornata di ieri. L’aereo ucraino, infatti, era attivo dal 1992 e non aveva mai avuto problemi tecnici.

Le polemiche sono legate anche all’immediata motivazione fornita dalla ambasciata ucraina in Iran, che ha prima parlato di un guasto al motore salvo poi fare dietrofront. Il presidente ucraino Zelensky, mosso dal gran dolore per questa tragedia, ha invocato l’aiuto da parte di tutte le autorità competenti, nell'”evitare speculazioni o teorie non comprovate sulla catastrofe“.

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