Meloni all’inseguimento di Conte, Salvini completa il podio del gradimento

Negli anni del leaderismo, una donna scala le classifiche italiane. Infatti il più apprezzato della coalizione di centrodestra non è Matteo Salvini, nonostante la Lega da tempo sia il primo partito del Paese: dopo Giuseppe Conte troviamo Giorgia Meloni.

La leader di Fratelli d’Italia scavalca il suo compagno di coalizione, il leader della Lega è fermo al 32 per cento. Giorgia Meloni vola al 33 e punta il premier Giuseppe Conte al 40.

I risultati del sondaggio che stupisce

Un risultato inaspettato quello realizzato dal sondaggio di Ixè per Cartabianca, il programma guidato da Bianca Berlinguer. L’ex ministro leghista infatti rimane stabile, mentre la Meloni cresce di due punti percentuali. In vetta alla classifica c’è comunque Giuseppe Conte: il Presidente del Consiglio anche se registra un calo, rimane ben saldo al vertice.

Giù dal podio

I fatti di questi giorni non sembrano comunque incidere sull’apprezzamento dei cittadini nei confronti dei capi politici dei diversi schieramenti. In declino Nicola Zingaretti che passa dal 28 al 26 per cento, nonostante le ultime uscite del segretario dem siano state molto positive. Il governatore della regione Lazio dopo mesi di assenteismo ingiustificato, da qualche giorno è tornato a parlare e lo ha fatto con toni distensivi e programmatici.

Nicola Zingaretti Luigi Di Maio

In un momento drastico per il leader del Movimento 5 Stelle sembra esserci un unico aspetto positivo: un punto in più, in termini di fiducia, a Luigi Di Maio che si attesta al 23 per cento. I cittadini sembrano dunque essere dalla parte del capo politico del Movimento, nonostante tutto quello che ha colpito i pentastellati nelle ultime settimane. Non può infatti passare in sordina l’emorragia di parlamentari in casa cinque stelle fino all’iniziale silenzio sulla crisi internazionale.

Fanalini di coda

In calo invece il leader di Forza Italia. Silvio Berlusconi scende dal 21 al 19 per cento, figlio della sua sempre più rara partecipazione al dibattito pubblico e un elettorato che lentamente si va a ricollocare sotto altri simboli.

Ultimo è il leader di Italia Viva Matteo Renzi al 13 per cento, mai brillato per simpatia ma spesso passato agli onori delle cronache per i suoi interventi fortemente istituzionali.

 

 

 

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