Figli tolti alla famiglia, le assistenti sociali contro Salvini

Un articolo del nostro giornale nei giorni scorsi ha informato su un fatto increscioso riguardante un famiglia di Ceccano, in provincia di Frosinone. MeteoWeek è un giornale sfogliato da centinaia di migliaia di persone ogni giorno, e specificatamente quell’articolo è stato condiviso dal Leader della Lega Matteo Salvini, sulla propria pagina Facebook, scatenando l’ira degli assistenti sociali e del Consiglio dell’Ordine degli stessi.

Il fatto di Ceccano racconta di una storia riguardante una mamma che si è vista sottrarre i propri figli da una decisione del Tribunale dei Minori sulla base di un disegno, di un piccolo livido ed una scottatura su un dito della figlia maggiore, elementi male interpretati dall’insegnante della bambina che ha segnalato il caso ai Servizi Sociali. Le relazioni delle assistenti sociali sulla famiglia, peraltro già ampiamente conosciuta dai professionisti per altre ragioni – padre, madre due sorelline di cui la più grande di soli 7 anni il più piccolo di sei mesi – sarebbero state alla base della decisione da parte del Tribunale che ha disposto l’allontanamento di tutti e tre i bambini dal nucleo familiare.

Una vicenda oltremodo delicata in reazione alla quale a redazione di Meteoweek, dopo aver doverosamente verificato l’attendibilità della fonti ha, come sempre, trattato in maniera “neutra” riservandosi di ritornare sul caso qualora nuovi elementi avessero permesso di avere una quadro più ampio ed approfondito di esso.  Nessuna scelta sensazionalistica e nessun titolo ad effetto, dunque.

Figli tolti alla famiglia, le assistenti sociali e il CNOAS contro Salvini – meteoweek.com

L’articolo in questione ha avuto la ventura di essere pubblicato dal segretario della Lega, Matteo Salvini, sulla propria pagina FB. Nel raccontare del disegno da cui sarebbe scaturita la segnalazione Salvini ha sottolineato: “da li é arrivato l’ordine dagli assistenti sociali che hanno portato via tutti…”. Una termine tecnicamente improprio  che ha motivato una decisa presa di posizione dal parte del l’Ordine Nazionale delle Assistenti Sociali. E, fino a qui, la rimostranza delle assistenti sociali ha una ragion d’essere, ben comprensibile. Ma il metodo della protesta appare discutibile nel merito e, soprattutto, nel metodo. Lascia in primo luogo perplessi la polemica, fortemente politicizzata e distante dal ruolo istituzionale demandato all’Ordine – perlomeno nelle proprie determinazioni formali, sebbene social – una polemica che sarebbero dovuta essere lasciata ad altri soggetti. Il Consiglio dell’Ordine, invece, l’organo a cui è demandata la valutazione sul comportamento degli assistenti sociali, un comportamento che deve essere ispirato sempre da terzietà ed equilibrio – non tema di entrare in una polemica – inevitabilmente faziosa – con l’ex Vice Premier e Ministro dell’Intero.

Figli tolti alla famiglia, le assistenti sociali e il CNOAS contro Salvini – meteoweek.com

Ma è anche il metodo che lascia perplessi nella misura in cui nella polemica il Consiglio dell’Ordine non esita a coinvolgere Meteoweek bollando il relativo articolo come “fake” senza distinguere – come pur era doveroso – tra la notizia in sè, riportata correttamente, e le parole dell’ex ministro. Una scelta avventata e d’impeto – proprio quello che non ci si aspetterebbe da un Ordine Nazionale così di rilievo – che non si cura del danno inferto ad altri soggetti, in questo caso Meteoweek, indicato come una realtà che propaga notizie false. E la falsità è questa, a ben vedere. Ci teniamo peraltro a sottolineare l’uso improprio della parola “fake” quand’anche fosse rivolto alle sole parole dell’ex ministro: il termine, infatti, è sinonimo di falsità intenzionale cosa, che non si ravvede tanto nell’articolo quanto nelle parole di Salvini. Parole che possono ben essere contestate ma senza ricorrere, strumentalmente, una terminologia che dovrebbe essere usata, con diversa prudenza, in situazioni ben diverse – e comprovate – non certo in relazione ad una parola, un’opinione o ad un’interpretazione, per quanto possa risultata errata.

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