Usa, il Pentagono porterà sei bombardieri nell’Oceano Indiano

La Cnn preannuncia l’avvio dei bombardieri verso la base britannica Diego Garcia. Il Governo americano sta dunque preparando un eventuale attacco all’Iran.

Il Governo americano continua a prepararsi in vista di quello che potrebbe essere il primo vero attacco nei confronti dell’Iran. Nel giorno dei funerali di Soleimani, fatto uccidere proprio su ordine del presidente statunitense Donald Trump, arriva la prima mossa forte a stelle e strisce. Stanno infatti per essere avviati ben sei bombardieri proprio in direzione della penisola persiana.

La notizia arriva direttamente dalla CNN che rivela la decisione presa dal Pentagono. Dunque, arriva la conferma di quanto è stato preannunciato da Trump. L’attuale leader americano parlava degli Stati Uniti pronti a colpire ben 52 luoghi “sensibili” dell’Iran in caso di risposta all’uccisione del proprio generale. E viene smentita anche la voce che dava l’esercito americano in uscita dall’Iraq e dalle zone in cui potrebbe prendere il via un conflitto.

Donald Trump punta il dito contro l’Iran – meteoweek.com

I media americani hanno rivelato che i sei bombardieri stanno per essere trasferiti sulla base Diego Garcia. Questa è una base concessa al governo a stelle e strisce dalla Gran Bretagna, e che si trova al largo dell’Oceano Indiano. I bombardieri sono pronti a partire qualora fosse necessario effettuare operazioni militari contro l’Iran. I colleghi della CNN, nel divulgare questa notizia, hanno tenuto a precisare che queste operazioni non sono ancora state ordinate. Il dispiegamento dei sei bombardieri serve dunque solo come precauzione. La stessa precauzione l’hanno presa dal Regno Unito, che ha ordinato di sgomberare la base.

Nel frattempo, infatti, proprio il governo britannico ha richiamato buona parte degli uomini impiegati nella base Diego Garcia. Questo è un elemento che potrebbe confermare l’ipotesi secondo la quale questo punto strategico resterà a totale disposizione dell’esercito americano. I due ambasciatori britannici presenti in quei territori, ovvero Rob Macaire in Iran e Stephen Hickey in Iraq, resteranno al loro posto.

Gestione cookie