Tensione alle stelle e massima allerta tra USA e Iran, dopo la morte di Qassem Soleimani. Timore di possibili attacchi con droni iraniani, secondo l’allarme lanciato dall’intelligence statunitense.
A rivelare lo stato d’allerta e la delicata situazione con Teheran è stata la Cnn. Le forze americane e le batterie missilistiche per la difesa aerea in Medioriente sono pronte ad assere sfoderate contro gli eventuali attacchi con droni da parte degli iraniani.
Il media statunitense ha riferito l’attuale condizione di allerta citando due importanti dirigenti USA, i quali avrebbero dichiarato che “ci sono indicazioni sulla necessità di monitorare le minacce” con più attenzione rispetto a quanto è stato fatto finora, e che “tutte le batterie di missili Patriot e le forze nell’area sono in stato di massima allerta” in considerazione della “minaccia di un attacco imminente“.
A confermarlo, inoltre, sarebbe la stessa intelligence americana, che avrebbe osservato negli ultimi giorni continui e sospetti movimenti di equipaggiamenti militari in Iran, nei quali sono compresi droni e missili balistici.
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Gli USA e il bombardamento dei siti culturali in Iran
In merito alla situazione di allerta massima dopo l’exploit degli attriti tra USA e Iran, il segretario di Stato americano Mike Pompeo, in una conferenza stampa, ha precisato che con i partner europei verranno discusse a Bruxelles le questioni sulla “stretta cooperazione” internazionale.
“Ogni target è stato controllato, ogni azione sarà sempre condotta nel rispetto della legge internazionale“, ha assicurato Pompeo, in merito alla possibilità che i siti culturali finiscano nella lista dei possibili target missilistici americani. “Il bombardamento di siti culturali, a cui ha fatto riferimento Donald Trump, sarebbe una violazione della convenzione di Ginevra e verrebbe considerato un crimine di guerra” ha aggiunto infatti Pompeo.
La vendetta dell’Iran per la morte di Soleimani
Secondo il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, gli Stati Uniti hanno commesso troppi errori e devono essere “pronti alle conseguenze”, poiché “pagheranno” per ciò che hanno fatto.
Nelle dichiarazioni concesse alla Abc, infatti, Zarif ha ribadito che l’Iran “risponderà” all’attacco USA, appellandosi quindi alla vendetta preannunciata già l’ayatollah Ali Khamenei. “Devono essere pronti alle conseguenze. Poi dovranno decidere se entrare in un pantano o fermarsi”, afferma Zarif. Che ha poi proseguito affermando che l’Iran agirà appena e quando vorrà, “dopo le necessarie valutazioni” del caso.