Pompeo: l’Iran mina il processo di pace in Afghanistan

Mike Pompeo, Segretario di stato Usa ha accusato l’Iran di minare la pace in Afghanistan. Il braccio destro di Donald Trump è intervenuto poche ore fa sul tema, nel corso di una conferenza stampa al dipartimento di stato.

Mike Pompeo, Segretario di Stato americano – meteoweek

Secondo Mike Pompeo la situazione in Afghanistan si sta complicando, soprattutto a causa dell’Iran e della presunta alleanza con i talebani presenti. Pompeo ha inoltre detto che ogni possibile obiettivo esaminato dagli Usa rientrerà nelle leggi internazionali sulla guerra. Il presidente Usa Donald Trump aveva minacciato di colpire anche siti culturali iraniani, commettendo in quel caso un reato di guerra. Così come indicato nella convenzione di Ginevra.

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Il segretario di Stato americano ha poi affermato, ribadendo quanto twittato ieri da Trump, che Teheran “non metterà le mani sull’arma nucleare”.
   

Lo stato dei fatti

È noto ormai come le forze armate in Medio Oriente con bandiera a stelle e strisce siano in stato di massima allerta, pronte ad ogni eventualità. Anche la peggiore. L’allarme deriva dal rischio di poter subire un raid da forze armate iraniane, che in queste ore hanno prima annunciato il loro passo indietro in merito all’accordo sul nucleare e poi minacciato forti rappresaglie a seguito all’uccisione del generale Solemani.

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La notizia trova fonte nella Cnn, forte di due dichiarazioni arrivate direttamente dal pentagono. La prima ha specificato come siano attenzionate le minacce, mai così vicine a diventate fatti. La seconda si è invece espressa manifestando un dato fattuale, “tutte le batterie di missili Patriot e le forze nell’area sono in stato di massima allerta” in considerazione della “minaccia di un attacco imminente”.

La conferenza stampa di Mike Pompeo

“Ogni target è stato controllato, ogni azione sarà sempre condotta nel rispetto della legge internazionale”, ha assicurato Mike Pompeo, rispondendo ad una domanda sull’attacco dei siti culturali.

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“Ogni volta che un presidente prende una decisione di questa portata, ci sono informazioni multiple che ci sono state presentate. Spiega il segretario di Stato in merito all’attentato in cui ha perso la vita il generale Soleimani – Così se mi chiedete dell’imminenza, non dovete guardare molto oltre ai giorni che hanno portato al raid”. Po lo stesso Pompeo ha ribadito che sulla base delle informazioni ottenute dall’intelligence “abbiamo potuto vedere con chiarezza la portata delle azioni del generale iraniano, comprese le centinaia di migliaia di massacri in Siria e l’enorme distruzione in Paesi come Libano ed Iraq”.

 

 

 

 

 

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