Fa discutere il dietrofront della Rai sul caso della giornalista Rula Jebreal, prima ospite non gradita dell’Ariston e ora riaccolta dopo la commissione vigilanza Rai.
Giancarlo Magalli, uno dei personaggi più amati della televisione di stato e per anni protagonista sui canali Rai ha detto la sua. Intervenuto questa mattina ad Un giorno da pecora, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro ha commentato così “Cosa ne penso del ‘caso’ Rula Jebreal a Sanremo? Non credo che canti così bene da invitarla…“.
Leggi anche -> Rula Jebreal: così mi hanno censurata al Festival di Sanremo
Poi il carico su quello che, in fin dei conti, è troppo spesso il problema delle presenze femminili in scena. Quando la conduttrice radiofonica ha paventato l’ipotesi che assieme alla Jabreal possa esserci Michelle Obama, la risposta di Magalli è stata chiara: Magari, è una donna bella e intelligente – ha risposto – Il problema è chi parla dopo Michelle Obama, se poi arriva una di queste squinzie…“. Quando la Crucciari ha ipotizzato che ad annunciare la ex first lady degli states sarebbe potuta essere proprio la giornalista israeliana naturalizzata italiana ha chiosato così “Allora sarebbe una bella accoppiata”.
L’accusa di Magalli è rivolta all’ipocrisia di scena che si vede spesso in televisione. Quali sarebbero queste ‘squinzie a cui si riferisce domandano i conduttori? “A volte diciamo che ci sono donne che curano più l’esterno che l’interno – ha risposto Magalli – Se le metti vicino a Michelle Obama ne amplifichi la differenza”.
Il caso
Negli scorsi giorni la giornalista era stata esclusa dai possibili nomi alla guida del festival a causa del rischio di eccessiva politicizzazione dell’evento, sebbene il direttore artistico Amadeus ne avesse indicato in maniera chiara il nome. Sul caso era intervenuto il senatore Davide Faraone di capogruppo al Senato di IV.
Dieci donne a Sanremo 2020 ma non Rula Jebreal. Nessuno spazio ad una nuova italiana di successo. Nella narrazione sovranista stona e anche parecchio. La Rai, la tv pubblica, si piega al diktat di Salvini. Credo sia semplicemente vergognoso. Aveva commentato il Senatore renziano – Ho deciso di portare il caso in vigilanza Rai ed intanto denuncio pubblicamente un’autentica discriminazione di Stato. Non possiamo stare zitti”.
Leggi anche -> Caos a Sanremo: l’esclusione discussa in commissione vigilanza Rai
Il caso si è concluso ieri, quando al termine del vertice a tre tra l’ad Salini, la direttrice di Rai1 De Santis e il direttore artistico della kermesse Amadeus, si è deciso di concedere il nullaosta alla giornalista.