Il Parlamento iracheno ha approvato la risoluzione che chiede la fine della presenza militare straniera, misura mirata all’espulsione dei 5mila militari statunitensi impegnati contro l’Isis. Paura per le minacce reciproche Usa-Iran.
Continuano i botta e risposta tra Usa e Iran, fatti di minacce gravissime e rappresaglie. E c’è una novità importante all’orizzonte, perchè gli iracheni non vogliono più stranieri nella loro terra e il Parlamento ha approvato una risoluzione che chiede l’espulsione, tra gli altri, di 5 mila americani.
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“Gli Stati Uniti colpiranno in maniera sproporzionata, se verranno attaccati”. Con quest’ultimo post di Donald Trump su Twitter l’escalation di minacce e prove di forza tra Washington e Teheran non accenna a fermarsi. A due giorni dall’uccisione del generale Qassem Soleimani la tensione, al contrari, aumenta. Teheran lancia razzi vicino all’ambasciata Usa a Baghdad e minaccia di “cancellare dalle cartine Israele”, se Washington reagirà agli attacchi.
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Dopo aver promesso di colpire “siti militari” statunitensi, Teheran inoltre annuncia che non rispetterà più i limiti dell’accordo con le potenze mondiali del 2015. La Repubblica islamica si sgancia dal testo che, in cambio dell’alleviamento delle sanzioni economiche, aveva limitato il suo programma nucleare per timore che si dotasse di armi atomiche. Niente più limiti all’arricchimento e allo stoccaggio di uranio né allo sviluppo di attività nucleari.