Grave incidente in quel di Imola. Un uomo di 40 anni ha investito e ucciso un giovane perché ha rubato il cellulare a suo figlio. Il 40enne è stato immediatamente fermato e arrestato.
Un fatto sul quale stanno ancora indagando le forze dell’ordine, quello accaduto nella serata di ieri, domenica 5 dicembre. L’uomo, che ha investito e ucciso il giovane a seguito di una resa dei conti finita male, si è costituito di sua spontanea volontà, ma ha fin da subito dichiarato che si è trattato di un incidente. Il 40enne, infatti, sostiene che non voleva uccidere la vittima, un ragazzo con il quale aveva litigato nei giorni scorsi.
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La dinamica dell’incidente
L’uomo, un 40enne italiano, è stato arrestato per omicidio volontario. Nelle scorse ore è stato infatti accusato di aver dapprima investito con l’auto, e poi ucciso un marocchino di 25 anni, lo stesso ragazzo con il quale aveva litigato nei giorni scorsi a causa di episodio di furto. Il 25enne, infatti, avrebbe rubato il cellulare a suo figlio.
L’episodio si è verificato intorno le ore 22:30 in via Mameli, a Imola (Bologna). Il fautore del sinistro si è costituito al commissariato di Polizia dopo poche ore, raccontando alle forze dell’ordine che non aveva alcuna intenzione di investire la vittima.
La dinamica precisa del delitto è ancora al vaglio degli investigatori. Secondo le prime rilevazioni, comunque, il marocchino è stato investito da una Jeep mentre transitava in una strada stretta, priva di marciapiedi. Poco prima del fatto, inoltre, alla Polizia erano già pervenute diverse segnalazioni che raccontavano di una macchina che girava per la città a forte velocità.
Il 40enne è stato arrestato: c’erano precedenti
L’arresto dell’italiano è stato deciso in coordinamento con il pm di turno, Anna Cecilia Sessa. Ad aggravare la situazione dell’uomo, infatti, sarebbero sorti i rapporti pregressi che intercorrevano tra lui e il marocchino.
Secondo quanto ricostruito durante le indagini, infatti, l’incidente potrebbe essere partito da una diatriba nata dal furto del cellulare del figlio, sempre residente a Imola. Non a caso, due giorni prima del fatto si era verificata una brusca lite tra il 40enne e il 25enne, discussione finita a manzi alzate, con un’aggressione e una denuncia per lesioni.