Trump minaccia: “se ci colpiscono siamo pronti ad attaccare 52 siti Iran”

Iraq, razzi sulla Green Zone a Baghdad. Trump lancia un appello perentorio: “Se ci colpiscono già individuati 52 siti Iran”.

Ieri i missili sulla Green Zone, per fortuna senza vittime. Oggi la pronta risposta di Trump, che si è detto disposto a colpire 52 siti iraniani individuati come ‘pericolosi’ se altri raid colpiranno ancora obiettivi americani. Il numero 52 corrisponde “agli ostaggi americani presi dall’Iran anni fa nell’ambasciata Usa a Teheran”. La ‘guerra’ dei nervi e delle minacce continua, mentre i filo iraniani hanno spostato la loro protesta anche di fronte alla Casa Bianca.

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Intanto quasi 3mila soldati Usa sono in viaggio verso il Medioriente. Le truppe saranno dispiegate a protezione delle sedi diplomatiche e degli interessi Usa nell’area. Appello della Fazione filo-Iran: “iracheni si allontanino da basi Usa, chiediamo alle forze di sicurezza nel paese di allontanarsi di almeno 1.000 metri dalle basi statunitensi a partire da domenica”.

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Dopo la morte di Soleimani centinaia di persone si sono radunate davanti alla Casa Bianca, dove ha preso la parola anche l’attrice-attivista Jane Fonda, e a New York davanti alla Trump Tower e a Times Square. Gran parte delle iniziative, da Chicago a Los Angeles, sono sponsorizzate da Answer Coalition, la popolare organizzazione pacifista nata dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. “Via dall’Iraq e dal Medio Oriente” e “Basta bombardare l’Iraq” – si legge sulla gran parte dei cartelli presenti – oltre a “Niente guerra e sanzioni sull’Iran”.

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