Santo e Onomastico del giorno 5 gennaio: San Giovanni N. Neumann

Santo e Onomastico del giorno. Oggi, 5 gennaio, si festeggia San Giovanni Nepomuceno Neumann, celebre negli Stati Uniti, Vescovo di Filadelfia.

San Giovanni Nepomuceno Neumann

Santo e Onomastico del giorno 5 gennaio. In Pennsylvania negli Stati Uniti d’’America, san Giovanni Nepomuceno Neumann, vescovo della Congregazione del Santissimo Redentore, con mezzi materiali, consigli e carità, aiutò coloro che erano emigrati a causa dalla povertà e si prese grande cura dell’’ducazione cristiana dei fanciulli.

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Giovanni, nato a Prachatitz in Boemia (allora parte dell’impero austriaco) era il terzo dei sei figli del tedesco Filippo Neumann e Agnese Lcbis, di origine ceca. Ricevette la prima formazione nella scuola pubblica della sua città, e a dodici anni fu mandato a Budweis, dove studiò le discipline classiche. Mostrò subito notevoli capacità intellettuali, con una particolare predisposizione per le lingue. Entrò nel seminario diocesano di Budweis nel 1831, completando poi gli studi teologici a Praga, presso l’università Carlo Ferdinando.
Ricevette la tonsura nel 1835 ma l’anziano e malato vescovo di Budweis, Ruzika, stimò che nella sua diocesi ci fosse un numero più che sufficiente di preti e così cancellò le ordinazioni presbiterali di quell’anno. Allora Giovanni, che da tempo sognava di andare in missione in America, decise di partire per gli Stati Uniti.

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Giunto a New York nel 1836, fu subito accettato nella stessa diocesi e ordinato dal vescovo John Dubois il 27 giugno 1836. Il giovane e zelante Neumann lavorò per quattro anni nell’area di Buffalo Rochester sia tra gli immigrati tedeschi che tra gli indiani americani, costruendo per essi chiese e scuole. Operando completamente da solo iniziò ad avvertire attrazione per la vita religiosa, dove desiderava sperimentare la vita comunitaria e una più profonda dimensione di preghiera.
Dopo aver incontrato Joseph Prost, il superiore dei redentoristi da poco arrivati, Giovanni chiese di essere accettato nella congregazione del Santissimo Redentore.
La sua conoscenza di otto lingue lo rese popolare come predicatore sia a Pittsburgh che a Baltimora. Per otto anni fu zelante pastore, missionario e parroco in ambedue le città.

Riconoscendo la sua santità e lo zelo apostolico che lo animava, i superiori in Europa lo nominarono vicario di tutti i redentoristi d’America, con sede nella chiesa di S. Alfonso a Baltimora. Il suo impegno maggiore consistette nel difendere e dirigere le Suore Oblate della Divina Provvidenza, un gruppo di donne di colore impegnate nell’educazione dei bambini afroamericani. Più tardi, con il nuovo ruolo di vice provinciale dei redentoristi, fece entrare negli Stati Uniti le Sorelle delle Scuole di Notre Dame, impiegandole nei numerosi istituti da lui fondati. Fu in quel periodo che diventò cittadino degli Stati Uniti.
Nel 1852 fu nominato quarto vescovo di Filadelfia, diocesi delle più importanti negli Stati Uniti, molto estesa e pesantemente indebitata, con una popolazione poliglotta. Lì il nuovo vescovo trovò vasto campo d’azione per le sue energie apostoliche. Cominciò a costruire più chiese e scuole, portò a termine la costruzione della cattedrale. Nel breve periodo in cui fu vescovo le iscrizioni alle scuole cattoliche furono più che raddoppiate.

All’età di 48 anni, completamente sfinito dal lavoro apostolico, ebbe un collasso mentre si trovava per strada e morì il 5 gennaio 1860. Papa Benedetto XV nel 1921 riconobbe l’eroicità delle virtù e Giovanni XXIII lo dichiarò beato.

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