Un hacker ha messo sotto attacco la rete informatica del Ministero degli Esteri austriaco. L’offensiva telematica è scattata subito dopo la notizia dell’intesa tra Verdi e conservatori per la formazione di un nuovo governo.
E’ in corso un violento attacco hacker nei confronti della struttura informatica del Ministero degli Esteri austriaco. A denunciarlo un portavoce dello stesso ministro, che specifica che l’attacco è partito sabato pomeriggio. “L’offensiva è ancora in corso”, aggiunge il portavoce ministeriale Peter Guschelbauer. “Data la gravità e la modalità non si può escludere che si tratti di un attacco mirato da parte di un altro Stato“. Attacco, ha aggiunto Guschelbauer, che “è stato comunque subito individuato e sono state prese rapidamente delle contromisure”.
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La tempistica dell’azione di intrusione hacker è sospetta: l’attacco è infatti iniziato subito dopo il si, da parte dei Verdi, ad una alleanza – inedita per la politica austriaca – con i conservatori in vista della formazione di un nuovo governo. Una fase politica delicata. Il fatto che il cyber attacco sia scattato immediatamente o quasi dopo l’annuncio è certamente sospetto.
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Non è la prima volta che l’Austria è vittima di hackeraggi ai propri sistemi informatici. Lo scorso settembre ad esempio, subito prima delle elezioni nazionali, il Partito Popolare guidato da Sebastian Kurz ha segnalato “un attacco mirato” alla struttura informatica del proprio quartier generale, che sarebbe partito addirittura alla fine di luglio. Uno o più hacker si erano infiltrati nella rete dell’Oevp sottraendo 1,3 terabyte di dati. In questo caso, le tracce portarono in Francia, visto che i dati erano stati trasferiti da un server transalpino. Un episodio simile si era registrato anche prima delle elezioni parlamentari del 2017, sempre a danno dell’Oevp. L’anno precedente, ancora, ad essere colpiti erano stati i siti del Parlamento austriaco e di diversi ministeri. Nel luglio del 2011, gli attacchi informatici colpirono invece i siti web della Spoe, il partito socialdemocratico, e dell’Fpoe, la formazione di ultradestra: quelle azioni furono attribuite ad «Anonymous».
In passato anche altri paesi hanno subito simili attacchi: in almeno due occasioni, per esempio, era stata colpita la rete informatica del Bundestag tedesco.
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