Nuovo attacco Usa e un morto. Iran: “a noi piace il sangue se ne vadano!”

Un comandante del gruppo paramilitare iracheno filo-iraniano Hashed Al Shaabi è stato ucciso nella notte tra venerdì e sabato in un raid aereo statunitense a nord di Bagdhad: sale la tensione.

nuovo attacco usa

Gli americani tornano ad uccidere a Baghad a poche ore dalla morte del generale iraniano Qassem Soleimani. Non è ancora noto il nome del nuovo miliatare ucciso ma la Tv irachena parla di un raid aereo statunitense con morti e feriti. E’ successo a nord di Baghdad. Morto un comandante del gruppo paramilitare iracheno filo-iraniano Hashed Al Shaabi. Cresce la tensione tra gli Usa e il mondo arabo.

Leggi anche -> Scatenato Trump su Twitter: Iran più forte a negoziare che a fare guerra

Nel frattempo migliaia di persone erano scese in piazza a Teheran in una manifestazione di protesta contro i “crimini” degli Usa. Le reazioni irachene sono minacce ‘pesanti‘: Gli Usa devono cominciare a ritirare le loro forze dalla regione islamica da oggi, o cominciare a comprare bare per i loro soldati”: lo ha dichiarato il vice capo delle Guardie della rivoluzione iraniane, Mohammad Reza Naghdi, senza lasciare dubbi sulla gravità del momento. Naghdi ha aggiunto che “il regime sionista dovrebbe fare le valigie e tornare nei Paesi europei, da dove è venuto, altrimenti subirà una risposta devastante dalla Ummah islamica”. “Possono scegliere – conclude l’ufficiale – a noi non piacciono gli spargimenti di sangue“.

Leggi anche -> I cittadini americani lascino Iraq l’allarme dell’ambasciata Usa a Baghdad

proteste in strada dopo l’uccisione del generale Soleiman

Nuovo attacco Usa in Iraq. Italia preoccupata

In una nota, la Farnesina afferma che “gli ultimi sviluppi della situazione in Iraq sono molto preoccupanti”. Negli ultimi giorni – continua la nota – abbiamo assistito ad una pericolosa escalation. L’Italia lancia un forte appello perché si agisca con moderazione e responsabilità, mantenendo aperti canali di dialogo, evitando atti che possono avere gravi conseguenze sull’intera regione. Nessuno sforzo deve essere risparmiato per assicurare la de-escalation e la stabilità“.

 

 

Gestione cookie