Proseguono a divampare incendi ovunque. Il governo ha richiamato 3mila riservisti dell’esercito per fare fronte alla calamità. Altri due morti, centinaia di feriti e decine di migliaia di evacuati.
E’ una calamità naturale vera e propria quella che sta colpendo l’Australia: ad oggi, gli enormi incendi che stanno divampando ormai da mesi hanno provocato venti morti, diciassette dispersi, centinaia di feriti. Sono nell’ordine delle migliaia le persone evacuate dalle proprie case i dagli alberghi. Sono mezzo miliardo gli animali morti ad oggi. Incalcolabile ormai il patrimonio boschivo andato distrutto. Il paese è in ginocchio: sono nell’ordine delle migliaia i turisti che stanno letteralmente scappando.
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Le ultime die vittime si sono registrate sull’Isola dei Canguri, di fronte alla città di Adelaide. Siamo nella parte sud-occidentale del paese. Il parco nazionale Flinder Chase, presente sull’isola, è praticamente distrutto. Le fiamme minacciano i centri abitati dell’isola: le due vittime, secondo fonti di polizia, sarebbero due abitanti della città di Parndana, al centro dell’isola. E sono nel frattempo decine di migliaia le persone evacuate da tre stati del Paese. Il premier Scott Morrison ha annunciato che sono stati richiamati in servizio tremila riservisti per fare fronte all’emergenza.
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La giornata di oggi potrebbe essere tra le più dure. Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco dello Stato del Nuovo Galles – uno tra i più colpiti – Shane Fitzsimmons. Le condizioni meteorologiche rischiano infatti di peggiorare durante il fine settimana: sono infatti previsti oltre 40 gradi centigradi di temperatura accompagnati da forti venti che potrebbero rendere il lavoro delle squadre di soccorso ancora più difficile, ai limiti dell’impossibile. Nell’annunciare il ricorso ai tremila riservisti il premier Morrison ha confermato che saranno impegnati, di qui a breve, più uomini sul terreno, più aerei per spegnere gli incendi e più navi per le operazioni di soccorso. Sono stati chiesti, a Canada e Stati Uniti, diversi aerei Canadair: quelli che ci sono non bastano.