Omicidio Cerciello Rega, negato rito abbreviato per i due americani

Il giudice di Roma ha respinto l’istanza a procedere con giudizio abbreviato per Elder e Hjorth, i due americani accusati dell’omicidio volontario del carabiniere Cerciello Rega. 

Francesco Patrone, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, ha respinto l’istanza a procedere con giudizio abbreviato nei confronti di Finnegan Lee Elder (18 anni) e Gabriel Christian Natale Hjorth (19 anni),i due americani accusati dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, a Prati, lo scorso 26 luglio.

L’istanza, presentata dai legali dei due giovani è stata ritenuta inammissibile. I ragazzi americani sono entrambi rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, con l’accusa di concorso in omicidio volontario, lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.

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I legali dei due imputati, ha fatto notare il gip, “sono pienamente consapevoli della inammissibilità del rito richiesto”, precisando “che la richiesta di giudizio abbreviato è stata avanzata, pur nella consapevolezza della inammissibilità del rito speciale richiesto per i delitti puniti con la pena dell’ergastolo, al solo fine di poter fruire dell’effetto premiale del giudizio abbreviato all’esito del dibattimento e a seguito del mandato riconoscimento del rilievo delle circostanze aggravanti contestate”.

La posizione dei due ragazzi è molto grave e rischiano entrambi l’ergastolo. L’omicidio del carabiniere Cerciello Rega è stato particolarmente efferato: l’uomo è stato colpito con un’arma da taglio numerose volte, anche al cuore. Trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito, il militare è poi morto dopo un tentativo di rianimazione.

I reati punibili con la pena dell’ergastolo, come in questo caso, non prevedono la possibilità di procedere a giudizio abbreviato. L’iter processuale non può avere scorciatoie e riduzioni di pena. Per i due ragazzi americani quindi ci sarà un processo di tipo ordinario.

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