Un attacco missilistico degli Stati Uniti ha colpito un convoglio di auto a Baghdad: a bordo di una di esse il generale Quassem Soleimani, importante figura militare iraniana. L’ordine sarebbe partito direttamente da Donald Trump. Tensione alle stelle con Teheran.
In piena notte un attacco missilistico da parte degli Stati Uniti, ordinato – pare- da Trump in persona, ha colpito e distrutto un convoglio di auto a Baghdad. A bordo, insieme alcuni rappresentanti delle Forze di mobilitazione popolare irachene il generale iraniano Quassem Soleimani. Si tratta del responsabile delle operazioni di intelligence all’estero dell’Iran, una figura molto importante nelle gerarchie militari di Teheran. La colonna di auto stava dirigendosi all’aereoporto: i missili hanno centrato due vetture, distruggendole completamente.
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A bordo, oltre all’alto emissario iraniano, anche il leader delle Pmu – le Forze di mobilitazione popolare irachene – Abu Mahdi Al-Muhandis. Sarebbe lui ad aver pianificato l’assalto all’ambasciata degli Stati Uniti a Baghdad. La morte di Soleimani rende ancora più tesa la situazione tra Iran e Stati Uniti. Il generale era a capo delle Brigate Quods, truppe d’elite iraniane che hanno avuto un ruolo decisivo in praticamente tutte le guerre ed i conflitti in Medio Oriente degli ultimi anni: dalla Siria al Libano all’Iraq. Tra l’altro, la Brigata Qods collaborò indirettamente proprio con gli Stati Uniti durante la guerra contro lo Stato Islamico.
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L’attacco è scattato verso la mezzanotte, ora locale: in un primo momento le esplosioni sembravano riferite a scontri tra le Pmu ed i militari iracheni. Ma quello che stava succedendo si è compreso quasi subito. Era in corso un attacco (alcuni testimoni parlano di un elicottero) contro un convoglio che stava scortando “due importanti ospiti”. Alla fine è stata la televisione irachena a rivelare i nomi delle vittime: in particolare Solemaini ed Al-Muhandis. L’attacco sarebbe avvenuto nei pressi o addirittura all’interno dell’aereoporto: ancora non è del tutto confermata la dinamica dell’operazione.
Una azione che rischia di avere conseguenze molto pesanti: da parte iraniana a parlare è stato il ministro degli Esteri Javad Zarif : “L’atto di terrorismo internazionale degli Usa con l’assassinio di Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaeda, è pericolosa, una folle escalation. Washington si assumerà la responsabilità di questo avventurismo disonesto“. La risposta da parte degli Stati Uniti arriva direttamente dal dipartimento della Difesa: “Gli Stati Uniti continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo”. La decisione di Trump di autorizzare l’attacco è stata contestata anche negli Stati Uniti dall’opposizione democratica.