Corso Francia, pm dispone maxi consulenze e doppio interrogatorio

Tanti troppi dubbi sulla dinamica dell’incidente che è costato la vita a Gaia e Camilla, le due sedicenni morte a fine dicembre in Corso Francia a Roma. Il pm ha disposto la maxi consulenza sulla dinamica dell’incidente.
Paolo e Pietro Genovese
 
E’ tempo per la magistratura di capire cosa realmente sia successo quella notte, e di chiarire anche la dinamica dei fatti. Sullo scontro che è costato la vita alle due giovanissime ragazze si è detto tanto, a partire dallo stati psicofisico di Pietro Genovese. Il ragazzo a bordo del suv, risultato positivo all’alcol test, avrebbe investito le due ragazze in una dinamica non chiara.

Le motivazioni

Gaia e Camilla
E’ stata richiesta per la prossima settimana una maxiconsulenza per ricostruire la dinamica dell’incidente che ha causato la morte di Gaia e Camilla la notte tra il 21 e il 22 dicembre in Corso Francia. E’ da chiarire la posizione delle ragazze, se queste erano o meno sulle strisce pedonali e se effettivamente l’incidente sarebbe potuto essere evitabile.
Fino ad oggi non si è potuto chiarire la percentuale di responsabilità del ragazzo, per cui comunque al momento sono stati disposti gli arresti domiciliari.
La magistratura ha necessità di capire se Genovese abbia ucciso le minorenni perché viaggiava ad alta velocità, perché impossibilitato a reagire a causa dell’alcol assunto o più semplicemente perché Gaia e Camilla attraversavano in una zona dove non era consentito. Infatti nella lente d’ingrandimento del pubblico ministero ci sarebbe il punto di attraversamento delle ragazze, nona ancora chiaro considerato il ritrovamento dei cadaveri molto più giù.
 
Gli accertamenti passeranno anche dall’interrogatorio di due testimoni: il primo, un amico di genovese seduto di fianco a lui al momento dell’impatto. Il secondo sarebbe invece l’autista di una vettura che poco prima dell’impatto aveva evitato le vittime. “Avevamo bevuto un paio di bicchieri quella sera, nessuna droga – le parole di Davide, amico di Genovese – ma era impossibile evitare le due ragazze”. Così uno dei due passeggeri del Renault Koleos nelle ore subito successive al dramma.
L’latro a dover essere ascoltato sarà l’automobilista che era a bordo di una Smart e che riuscì ad evitare le due 16enni che stavano attraversando.
 
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