Interpol, mandato di arresto per Carlos Ghosn, ex Ceo Nissan-Renault

Arrestato con l’accusa di frode fiscale, Carlos Ghosn è fuggito in Libano con passaporto francese. Il segretario di stato all’economia Agnes Pannier-Runacher: “Parigi non estrada mai i suoi cittadini”.

L’Interpol ha emesso un mandato di cattura per Carlo Ghosn, l’ex presidente di Nissan-Renault arrestato, in Giappone, con l’accusa di frode fiscale e malversazione. L’ex Ceo del gruppo automobilistico, 65 anni, si è dato alla fuga, rifugiandosi in Libano. E proprio alle autorità libanesi l’Interpol ha comunicato la sua decisione. A riferirlo in ministro della giustizia libanese.

Carlos Ghosn era stato autorizzato dalla giustizia giapponese a mantenere un secondo passaporto francese, con il quale presumibilmente sarebbe entrato legalmente in Libano.

Le autorità nipponiche, intanto, cercano di fare chiarezza sulla dinamica della fuga: hanno perquisito l’abitazione di Ghosn e recuperato le immagini delle telecamere di sorveglianza, per capire anche l’esistenza di alcuni complici. Il governo di Tokyo non ha firmato un trattato di estradizione con il Libano, rendendo molto difficile la cooperazione giudiziaria con Beirut, che con molta probabilità rifiuterà di consegnare l’ex tycoon alla giustizia nipponica.

Leggi anche: Incidente sul Gran Sasso, è grave un escursionista romano

Leggi anche: Saldi invernali, si comincia: spesa media delle famiglie in calo

Il 31 dicembre scorso, su richiesta del pubblico ministero, la corte distrettuale di Tokyo aveva revocato la libertà vigilata di Ghosn, ordinando anche la confisca della causione di 1,5 miliardi di yen (12,3 milioni di euro).

La Francia, dal canto suo, ha fatto sapere che “non estraderà” Ghosn se arriverà nel Paese. Lo ha riferito il segretario di stato all’economia Agnes Pannier-Runacher. “Se arriverà in Francia, non lo estraderemo perchè la Francia non estrada i suoi cittadini”. “Se arriverà qui applicheremo a Ghosn le stesse regole che applichiamo all’uomo della strada”, ha detto il segretario di stato all’economia.

La Turchia ha aperto un’indagine sul passaggio in Turchia di Ghosn, fuggito in Libano. I media libanesi, infatti, avevano riferito che Ghosn era atterrato a Neirut con un jet privato proveniente dalla Turchia. L’ufficio della presidenza libanese ha smentito le notizie di alcuni media secondo le quali il presidente Michel Aoun aveva accolto all’aeroporto di Beirut l’ex presidente di Nissan-Renault Carlos Ghosn. “Non è stato accolto dal presidente e non l’ha mai incontrato”.

Gestione cookie