Salvini a Bologna, ma la Borgonzoni non c’è. Duro attacco a Conte e al governo

Il leader della Lega incontra i suoi candidati alle regionali in Emilia-Romagna. Ma manca la candidata presidente: “E’ con la mamma”. Attacchi al governo, a Conte, al Pd e al sindaco di Milano.

Matteo Salvini contro tutti. Da Bologna, dove ha incontrato i “suoi” candidati, attacca il governo, il presidente del Consiglio Conte, il Pd. Ne ha anche per il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenuto qualche ora prima alla presentazione delle liste del centro-sinistra. Ma andiamo con ordine: innanzitutto al dibattito di Bologna Salvini si è presentato da solo. Non c’era la candidata presidente Lucia Borgonzoni. Una assenza che ha colpito, spiegata dallo stesso ex ministro dell’Interno: “Ha la giustificazione più bella del mondo perché è con la mamma”. In realtà l’impressione è che Matteo Salvini abbia deciso di metterci  la faccia (come ha fatto in Umbria) per questa volata finale di campagna elettorale. Sono venuto a incontrare uno per uno tutti i candidati nelle nostre liste per le elezioni che vinceremo”, ha dichiarato in apertura del breve intervento. “Abbiamo parlato di programmi, di sanità, agricoltura, famiglia, sicurezza e infrastrutture” ha aggiunto, per poi aggiungere: “Nei miei eventi conto di incontrare poco Lucia perché lei incontrerà imprese, ordini professionali, io da segretario starò nelle piazze a incontrare le persone”.

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Ed infatti Salvini sarà molto presente, di qui a fine gennaio, in Emilia-Romagna: Sarò in almeno cento piazze da qui al giorno del voto, spero saranno duecento”. C’è spazio anche per gli attacchi agli avversari politici, iniziando dal sindaco di Milano Sala, intervenuto qualche ora prima all’autodromo di Imola, durante la presentazione delle liste di Bonaccini: “Dispiace che il sindaco della mia città sia venuto qui per insultare Lucia”  ha attaccato Salvini, “la ritengo una mancanza di rispetto per un avversario e per una donna”.

Matteo Salvini con la candidata presidente Lucia Borgonzoni – www.meteoweek.com

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C’è anche l’affondo nei confronti del PD: “Io sono segretario della Lega e ne sono orgoglioso e non mi vergogno della Lega come qualcuno si vergogna del Pd. La gente distingue tra genuinità e ipocrisia. Di là si vergognano e fanno bene ad esserlo”. Inevitabile poi un commento alle parole del premier Conte: Maratona? Conte non arriva neanche al primo chilometro. L’ostacolo sarà la realtà. Guardiamo la tragicommedia delle ultime ore, salta un ministro se ne inventano due, di cui uno indagato. Conte è una persona ossessionata dalla mia figura: lui si alza la mattina pensando a me e si addormenta pensando a me”.

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