Roma, ritrovato il cadavedere di un clochard in un parcheggio del supermercato

Nella mattinata di oggi 30 dicembre, a Roma, è stato rinvenuto il cadavere di un clochard. Il ritrovamento è avvenuto nel parcheggio di un supermercato in via Aspertini, nel quartiere di Tor Bella Monaca.

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Il cadavere è stato trovato stamattina, intorno alle ore 11:20, nel parcheggio di un supermercato in via Aspertini a Roma. Allertati i soccorsi da alcuni passanti, sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Tor Bella Monaca, i sanitari del 118 e la polizia locale.

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Nessun segno di violenza: il freddo se l’è portato via

L’uomo, un senzatetto di età compresa tra i 50 e i 60 anni, non aveva con sé alcun tipo di documento. Secondo quanto emerso da una prima ispezione, sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza. Al momento, l’ipotesi più attendibile è che il senza fissa dimora possa essere morto per cause naturali, probabilmente aggravate dal freddo e dalle basse temperature registrate nella capitale in queste ultime notti.

La salma è stata portata all’ospedale di Tor Vergata, e messa a disposizione della procura di Tivoli. Ad effettuare i rilievi sul luogo del ritrovamento, sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo investigativo di Frascati, dal momento che il clochard era sprovvisto di un documento di riconoscimento.

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Il messaggio della Croce Rossa di Roma

In merito all’episodio, e appellandosi anche ai numerosi altri casi dello stesso tipo, si è espressa la Croce Rossa di Roma. “A Roma tutti si accorgono di chi vive in strada solo d’inverno e in particolare quando ci sono tragedie come quella di oggi. E si fa quello che si può in emergenza. Ma chi gira la città tutto l’anno come noi con le unità di strada sa che la situazione è drammatica e che una vera risposta che sia risolutiva ancora non c’è. E’ un’emergenza di fronte alla quale forse abbiamo perso, tutti insieme”.

Così inizia la nota ufficiale della Croce Rossa della capitale. Che poi prosegue: “Non è un abbandonare il campo. Anzi, significa come sempre facciamo raddoppiare il nostro impegno. Ma si deve avere il coraggio di dire una verità. Questa emergenza riguarda un fenomeno che ha a che fare molto da vicino con la povertà più dura. E la povertà fa paura, la si esclude, in generale, come le persone che la vivono, d’inverno e in ogni stagione dell’anno”.

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