Taranto, ex Ilva: i sindacati sono preoccupati

Giorni fa si era espresso anche Conte dicendo che il governo ci avrebbe messo la faccia, oggi rispondono i sindacati sulla questione ex Ilva, rimproverando di aver ricevuto solo parole.

Taranto, ex Ilva: i sindacati sono preoccupati – meteoweek

Fino ad oggi sul futuro degli stabilimenti dell’ex gruppo Ilva” dal Governo sono arrivate “solo parole e vagonate di cassa integrazione“: è questa la denuncia dei sindacati, alla vigilia dell’udienza del Tribunale del Riesame a Taranto che il 30 dovrà decidere definitivamente sullo stop o meno dell’altoforno 2.

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Il presidente del consiglio Giuseppe Conte si è recentemente espresso sulla questione Ilva – meteoweek

Nella conferenza di stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Conte ha parlato di modello Ilva ma non si capisce quale e in cosa consisterà questo modello vincente che vuole realizzare il Governo. Le sue due visite a Taranto non hanno spostato di una virgola gli effetti dirompenti che potrà avere la vicenda sulla vita di migliaia di lavoratori. Finora ci sono stati solo annunci ad effetto, compresa la conferenza stampa di fine anno. La presenza del presidente Conte e le sue parole non hanno rassicurato nessuno. Anzi rimane un clima pesante di grande incertezza e preoccupazione“, aggiunge.

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Ex gruppo Ilva: quale sarà il futuro degli stabilimenti? – meteoweek

Nessuno parla della sentenza del Riesame del 30 dicembre sull’altoforno 2 ma lo spegnimento dell’impianto potrebbe portare a gravissime e irreversibili conseguenze produttive e occupazionali. Con lo spegnimento dell’altoforno 2, ci sarebbero anche le fermate di due cokerie , dell’acciaieria 1, di due colate continue, di un treno nastri e conseguenze sui tubifici. Si arriverebbe a una produzione, con solo due altoforni, a circa 3 milioni di tonnellate e 6 mila lavoratori in cassa integrazione” ha concluso Rocco Palombella, che riporta sotto i riflettori il confronto con Arcelor Mittal sul futuro degli stabilimenti. Ci si sta velocemente avvicinando a un bivio: quale sarà la decisione del governo?

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