Truffa a Caserta: 80 casi di reddito di cittadinanza illegittimo

Sono 80 le persone coinvolte nella truffa casertana che le vedeva usufruire illegittimamente del reddito di cittadinanza: 64 i denunciati, 16 segnalati all’inps.

Una truffa vera e propria quella che coinvolge diversi casertani atti nell’appropriarsi, in maniera illegittima, del reddito di cittadinanza.

Sono 80 i cittadini coinvolti di ogni tipo: abbondano pizzaioli, camerieri, cassieri, baristi, operai, magazzieri, addetti agli autolavaggi, tutti assunti “in nero” presso diverse strutture della zone.

Ma non solo loro: altri casi fanno registrare la truffa da parte di due coniugi negozianti che vendevano capi d’abbigliamento al dettaglio utilizzando una partita iva già chiusa da tempo; o ancora l’ex titolare di un importante caseificio che, nonostante l’alto tenore di vita, continuava a percepire il reddito poichè si era “dimenticato” di inserire nel nucleo famigliare la moglie, proprietaria, invece, di una serie di beni immobili patrimoniali di un certo valore.

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Tantissimi poi i venditori di contrabbando che con una certa continuità vendevano sigarette, capi d’abbigliamento con marchi contraffatti, cd/dvd in violazione ai diritti d’autore, gadget in prossimità della Reggia di Caserta: tra questi in 4 erano già stati segnalati più volte alle forze dell’ordine; su di loro pendeva un daspo urbano, nonostante avessero dichiarato di essere nullatenenti e nullafacenti.

Tutto qui? Neanche per idea.
Grazie al controllo dei mezzi commerciali circolanti su strada, la Guardia di Finanza ha individuato diversi autisti “in nero”, mentre a riscontro di alcune segnalazioni, sono state sanzionate altre persone che avevano affittato, sempre “in nero”, degli appartamenti, o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili.

Compare infine nell’elenco anche uno spacciatore di Capodrise trovato in possesso di mezzo chilo di hashish.

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