Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo replica anche agli attacchi dei pentastellati. “Immorale parlare dei fondi per la xylella”, ha detto Teresa Bellanova.
Teresa Bellanova commenta i provvedimenti presi dal Governo precedente a quello attualmente in carica. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo ha rilasciato un’intervista per Il Messaggero. Nel corso di questa ha parlato in primis di due delle misure attuate dalla squadra allestita da Movimento 5 Stelle e Lega. Stiamo parlando del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100, che secondo la Bellanova non avrebbero dovuto avere un ruolo centrale nel programma gialloverde.
“Di certo, ancora una volta si dimostra che aver considerato Reddito di Cittadinanza e Quota 100 totem indiscutibili, ingessando risorse preziosissime che invece potevano essere indirizzate più proficuamente su precise priorità del Paese, dal lavoro all`innovazione alla ricerca ai lavori usuranti, non è stato un bene. Noi lo abbiamo detto in tempi non sospetti. Fioramonti se ne è accorto adesso“. Dunque arriva un duro attacco al precedente Governo, che ha puntato fortemente su questi due provvedimenti.
Teresa Bellanova ha voluto replicare anche a un attacco piovuto di recente sulla sua testa. Si è parlato di lei e di alcuni fondi diretti alla xylella. Ma il ministro ha voluto chiarire che non è stato il Movimento 5 Stelle nel suo complesso ad attaccarla, bensì una sola senatrice. “Lo dico senza giri di parole. È immorale, pur di strappare 5 minuti di attenzione, aver consegnato al tritacarne mediatico la vita di persone specchiate che hanno solo la colpa di essere miei collaboratori. Obiettivo del Piano è la rigenerazione dell`olivicoltura salentina e pugliese, le risorse sono indirizzate esclusivamente a questo. Ascolto e condivisione ne hanno scandito tutti i passaggi: convocazione delle organizzazioni, illustrazione, richiesta di eventuali proposte“.
Infine la Bellanova si è esposta anche su uno dei casi che vede Italia Viva particolarmente attiva. Stiamo parlando del caso prescrizione, con il partito fondato da Matteo Renzi pronto a votare per il rinvio insieme a Forza Italia, nonostante la netta opposizione del Partito Democratico. “La nostra posizione è netta. Sottoscrivo una per una le lucide parole di Lucia Annibali. Un processo senza fine è la fine della giustizia, il che significa azzerare totalmente il dettato costituzionale. Il giustizialismo è la tomba del giusto processo“.