Siamo a Pordenone, nel Friuli. Un’auto è andata a fuoco nella serata di sabato 23, ma una volta arrivati sul posto, i vigili del fuoco e i carabinieri non hanno trovato né il conducente né le sue figlie. L’uomo verrà rintracciato poco tempo dopo, delle ragazze ancora non c’è traccia.
Misterioso incidente, quello successo nella serata di sabato 23 dicembre a Pordenone, nel Friuli. Sono le ore 23 circa, quando l’auto di un uomo viene travolta improvvisamente dalle fiamme. Insieme a lui c’erano anche le figlie, ancora dichiarate scomparse.
Un fatto, questo, che ha destato non pochi sospetti per i carabinieri della stazione di Meduno, che per questo hanno aperto le indagini. L’uomo è stato già interrogato più volte dai militari dell’Arma, ma ancora non è stata data nessuna risposta o spiegazione.
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L’episodio dai contorni incerti si è verificato sabato sera, verso le ore 23:00, nelle vicinanze della diga di Ravedis – tra Maniago e Montereale Valcellina. Verso quell’ora è stato segnalato un incendio di una Opel Corsa, ferma sulla carreggiata della strada regionale 251.
Sul posto è immediatamente intervenuta una squadra dei vigili del fuoco di Maniago, che una volta giunti non hanno trovato il conducente. Allertati anche i carabinieri della stazione di zona, che hanno pensato a un gesto estremo da parte dell’uomo: di lui, sul quale erano comunque cominciate le prime operazioni di perlustrazione dell’area circostante al veicolo, si avranno notizie soltanto il giorno dopo.
Si tratta di S.C., un 66enne di Roveredo in Piano, già noto alle forze dell’ordine per i suoi lunghi e numerosi trascorsi. Nel primo pomeriggio di domenica 24 i carabinieri sono riusciti ad individuarlo, e a constatare le sue condizioni di salute non preoccupanti. A mancare, ora, sono le figlie, che l’automobilista sembra aver portato con sé quella notte.
I carabinieri di Meduno, hanno provato a cercare le figlie sia nella casa di Roveredo in Piano che tentando di contattarle tramite telefono. Ad oggi, però, ancora nessuna traccia delle due. Secondo alcune ipotesi proposte dagli inquirenti – dati soprattutto i precedenti dell’uomo – potrebbe essere accaduto il peggio. Strano, infatti, come il 66enne da Roveredo in Piano abbia raggiunto la diga di Ravedis, abbandonato la macchina dandogli fuoco e si sia poi allontanato dal luogo risultando irreperibile per molte delle ore successive.
Il veicolo andato a fuoco, ora semidistrutto, è stato posto già sotto sequestro dai carabinieri: la macchina è infatti stata recuperata e poi affidata all’autosoccorso stradale di Maniago, nominato ora custode giudiziario.
Si indaga inoltre anche sulle cause dell’incendio, presumibilmente di natura dolosa. E il giallo di Pordenone sulla scomparsa delle figlie, che potrebbero essere ancora nei pressi della diga, è ancora sotto la stretta morsa delle indagini dei militari dell’arma, guidate dal tenente colonnello Andrea Mariuz.
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