Nel 2017 veniva ritrovato lo scheletro di una donna polacca uccisa nel 2012 e abbandonata in un ex acciaieria: oggi arriva l’arresto per l’ex compagno, colpevole di averla ammazzata e di averne occultato il cadavere.
L’assassino di “Margherita” ha finalmente un volto: quello del suo ex compagno arrestato ieri a Bari. La ragazza polacca era stata assassinata nel 2012 ma i resti furono rinvenuti nei locali delle ex acciaierie “Scianatico” solo il 10 maggio 2017, da un gruppo di ragazzi. Il luogo del ritrovamento era completamente abbandonato da tempo.
Leggi anche –> Indagato per omicidio stradale Pietro Genovese: ha travolto e ucciso le due sedicenni a Roma
L’ex compagno di “Margherita” sarebbe accusato di omicidio volontario: a dare il via alle indagini il ritrovamento del cadavere da parte di un gruppo di adolescenti andati lì a giocare. Accanto alle ossa, gli investigatori, coordinati dal pm Gaetano De Bari, trovarono un laccio emostatico e questo fece inizialmente pensare ad una morte per overdose di droga. I successivi accertamenti tecnici di tipo genetico, hanno consentito di identificare la vittima e ricostruire cause e responsabilità del decesso, che ad oggi sarebbero a carico dell’ex compagno.
Leggi anche –> Omicidio Sacchi, “Luca il guarda spalle in un giro di droga molto ampio”
L’autopsia L’autopsia ha rilevato che la morte era sopraggiunta per “choc traumatico ad alta componente emorragica, dopo una violenta ed efferata aggressione”. Sulle due porte d’ingresso c’era una scritta, “Ignazio e Margherita non rompete i c…‘, che ha aiutato gli agenti a indagare nel quartiere Fesca – San Girolamo sulle persone con quei nomi di battesimo. Sui muri dell’ex fabbrica c’erano altre scritte: “Mi dispiace chi sbaglia paga”, “Mi ami ma devo morire“, “Tu muori qua“, e anche il raffronto grafico ha dimostrato che erano state scritte dall’assassino, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno.