È arrivata la decisione che sblocca i lavori per chiudere la Manovra finanziaria. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia contestano il presidente Fico.
Arriva un altro passo importante verso la chiusura dei lavori per la Manovra finanziaria. Il Governo ha infatti posto la questione di fiducia sul testo blindato dal Senato, nella seduta che si è tenuta presso la Camera dei Deputati. Ora si attende la giornata di lunedì per l’approvazione definitiva della Manovra, ma per il momento è stata evitata la possibilità (da scongiurare dal punto di vista del Governo) dell’esercizio provvisorio.
È stato il ministro per i rapporti con il Parlamento, il pentastellato Federico D’Incà, ad annunciare la votazione positiva alla Camera. Ma non sono mancati i momenti di tensione al momento dell’annuncio della questione di fiducia posta sulla Manovra. In particolare, i partiti dell’opposizione non hanno nascosto il proprio malcontento per questa decisione, contestando il presidente della Camera Roberto Fico. La relatrice della Lega Rebecca Frassini ha denunciato così: “Un ramo del Parlamento ha subito una censura sulla legge fondamentale dell’anno. Si tratta di un gravissimo vulnus per la democrazia“.
Dal proprio canto, proprio Fico ha difeso il proprio operato per far proseguire il decorso della Manovra. “Anche io non sono contento dei tempi, non potrei esserlo né da presidente della Camera, né da deputato. Ho usato tutti gli strumenti possibili, non possiamo andare oltre perchè c’è il rischio dell’esercizio provvisorio e la necessità di mandare la legge al Capo dello Stato per firmarla. Io non ho violato in alcun modo il regolamento“. La votazione è filata via liscia, a differenza del momento dell’annuncio, con la maggioranza che ha avuto la meglio.
Il relatore del Partito Democratico Ubaldo Pagano, ha parlato di “autentico miracolo”, citando il ministro dell’economia Gualtieri. “La vera missione è assumersi la responsabilità di governare il Paese in una situazione difficile in termini di conti pubblici. Dobbiamo anche disinnescare un pericolo da 27 miliardi, 23 miliardi per gli aumenti Iva e 3 di spese indifferibili e un miliardo per le spese obbligate sul fronte investimenti. Questa è una minaccia per i risparmi di tutti i cittadini italiani“.