Lo scrittore Stefano Massini è entrato nella scuola di Amici 19 come professore, per far scoprire la letteratura e l’amore per i libri a tutti i ragazzi.
Amici 19 è un programma molto seguito, soprattutto dai più giovani. Per questo all’interno della scuola le lezioni devono essere anche di vita e devono dare modo a chi segue la trasmissione di imparare qualcosa che può essere molto utile a prescindere dal talento. Lo spettacolo offerto dai ragazzi grazie al loro talento è davvero straordinario, ma perché non sfruttare il programma per far passare qualche messaggio importante? Lo ha fatto Alessio Sakara qualche giorno fa ed ora è toccato a Stefano Massini, che ha accettato la sfida di Maria De Filippi e si è presentato in aula per parlare di libri.
Lo scrittore Stefano Massini parla dei libri in modo davvero sublime. La sua passione per la scrittura e la lettura viene espressa al massimo della sua potenza e si spera che possa contagiare gli allievi della scuola di Amici 19 e anche tutti i ragazzi che seguono la trasmissione televisiva. Lui stesso ha spiegato agli alunni che è entrato a parlare di libri perché vuole che sia una cosa utile per loro, che possono imparare a rifugiarsi dentro pagine e storie che possono salvare.
Massini ha raccontato una storia su Kafka, che ha impressionato i ragazzi e ha saputo spiegare alla perfezione per quale motivo una persona decide di scrivere. Ha parlato di questo scrittore che mentre era seduto su una panchina con la fidanzata ha sentito una bambina piangere perché aveva perso la sua bambola. L’uomo ha detto alla bambina di tornare nel pomeriggio ed è corso a casa a scrivere. Dopo qualche ora ha dato alla piccola una lettera scritta dalla sua bambola, che le diceva di non dispiacersi perché stava girando il mondo ed era felice. La bambina ha sorriso, allora lui ha continuato a scrivere lettere e a consegnargliele, per vederla felice. Questo spiega molto bene che la scrittura può salvare una vita e può cambiarla completamente.
Massini ha spiegato ai ragazzi che una persona non decide di scrivere libri per fare successo, per sentirsi migliore degli altri o per potersene vantare, ma semplicemente perché vuole trasmettere qualcosa di importante agli altri. Secondo lui chi scrive libri ha una marcia in meno e proprio perché si sente così ha bisogno di scrivere e parlarne attraverso la scrittura. Ha raccontato di Giacomo Leopardi, che andava a Napoli ad abbuffarsi di dolci pur essendo diabetico e che chiedeva di essere lui a poter urlare i numeri del lotto solo per riuscire a sfogarsi. Poi ha parlato di Alessandro Manzoni, che era balbuziente e soffriva di attacchi di panico. A volte le insicurezze aiutano a spronare le persone a fare qualcosa di grande.
Stefano Massini ha deciso di parlare agli allievi della scuola di Amici 19 dei libri che hanno salvato la vita a lui, perché pensa che parlare di altro spetta ai docenti universitari. Lui che vede le cose dall’interno sa perfettamente che i libri possono salvare la vita ed è proprio questo il messaggio che ha voluto dare ai ragazzi. Uno dei primi libri che per lui sono stati importanti è stato Eugenio Onegin di Aleksandr Puškin, che ha raccontato a cantanti e ballerini con una passione davvero incredibile.
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